I nuovi colori delle regioni, da lunedì

Gran parte d'Italia sarà in zona gialla, e solo la Sardegna resterà in zona rossa

I tavolini all'aperto di un ristorante sul lungomare a Ostia (ANSA/EMANUELE VALERI)
I tavolini all'aperto di un ristorante sul lungomare a Ostia (ANSA/EMANUELE VALERI)

Da lunedì 26 aprile Valle D’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia saranno in zona arancione, solo la Sardegna sarà in zona rossa e tutte le altre regioni passeranno in zona gialla. Nella provincia di Cuneo, in Piemonte, resteranno in vigore le regole delle zone arancioni, nonostante tutto il resto della regione sarà in zona gialla. Nessuna regione sarà in zona bianca.

Nelle zone gialle che entreranno in vigore da lunedì, in base al decreto approvato dal governo il 21 aprile, potranno riaprire bar e ristoranti, sia a pranzo che a cena, ma solo per il servizio all’aperto. Sempre da lunedì 26 aprile i musei, i cinema, i teatri e le sale da concerto potranno riaprire, a capienza ridotta, e potranno ricominciare le attività sportive all’aperto.

Dal 26 aprile ci si potrà spostare liberamente tra regioni in zona gialla. Tra regioni in zona rossa o arancione, oltre agli spostamenti normalmente consentiti per motivi di lavoro, salute o necessità, ci si potrà spostare con quello che per ora è stato chiamato “certificato verde”. Per il momento questo “pass” consiste nella certificazione del completamento del ciclo di vaccinazione nei sei mesi precedenti rilasciata dalla struttura sanitaria, della guarigione dal coronavirus nei sei mesi precedenti, o del risultato negativo di un test molecolare o antigenico, in questo caso valida 48 ore dall’esecuzione.

– Leggi anche: Cosa riapre dal 26 aprile

Per quanto riguarda il coprifuoco, su cui negli ultimi giorni sono circolate notizie piuttosto confuse, per ora rimarrà alle 22 e non c’è ancora una scadenza certa: è probabile che a metà maggio sarà valutata nuovamente la misura, e basandosi sui dati dell’andamento dell’epidemia sarà deciso se posticiparlo di un’ora (alle 23), se abolirlo del tutto o mantenerlo così com’è.

– Leggi anche: Fino a quando durerà il coprifuoco alle 22?

Da lunedì 26 aprile, fino alla fine dell’anno scolastico, tutte le scuole fino alla terza media saranno in presenza, a prescindere dal colore della regione. Le lezioni riprenderanno in presenza anche nelle scuole superiori per le settimane che rimangono fino alla fine dell’anno scolastico: nelle regioni in zona rossa le lezioni saranno garantite in presenza per almeno il 50 per cento degli studenti (fino a un massimo del 75 per cento), nelle regioni in zona gialla e arancione saranno in presenza per almeno il 70 per cento degli studenti (e fino al 100 per cento).

– Leggi anche: Cosa sappiamo dei “pass COVID-19”

Nelle università, dal 26 aprile al 31 luglio, le lezioni e le altre attività si svolgeranno prioritariamente in presenza sia nelle zone gialle che in quelle arancioni. Nelle zone rosse invece il governo raccomanda di favorire le attività in presenza per gli studenti del primo anno, in particolare. Gli esami e le discussioni di laurea si potranno tenere in presenza, a meno che le singole università non decidano diversamente.