Da oggi in Italia riprende l’uso del vaccino di AstraZeneca

Lo ha deciso il governo, dopo che l'EMA ne aveva confermato la sicurezza

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Da oggi, venerdì 19 marzo, in Italia riprenderà l’uso del vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca: il 15 marzo la somministrazione del vaccino era stata sospesa dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in seguito ad alcune segnalazioni di problemi circolatori (trombosi) riscontrati in persone da poco vaccinate. Il governo italiano ha diffuso un comunicato in cui dice che «accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell’EMA. La somministrazione del vaccino AstraZeneca riprenderà già da venerdì. La priorità del governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile».

La decisione del governo, che non ha aspettato un comunicato dell’AIFA, è arrivata dopo che giovedì l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) aveva terminato la propria indagine su AstraZeneca senza trovare un nesso causale tra i casi di trombosi in generale e l’utilizzo del suo vaccino contro il coronavirus. Sulla base dell’ampia serie di dati analizzati nell’ultima settimana, l’EMA aveva di conseguenza consigliato di riprendere le vaccinazioni con AstraZeneca nei numerosi paesi europei dove erano state sospese, compresa l’Italia.

Dopo la decisione del governo italiano, l’AIFA ha diffuso un comunicato in cui ha detto che venerdì procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, «consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15».

In seguito alla sua indagine, l’EMA aveva consigliato di aggiungere una nuova avvertenza al vaccino, considerato che ci sono ancora aspetti da chiarire sui casi di trombosi cerebrale, estremamente rari, per i quali occorreranno ulteriori approfondimenti. I rischi sono comunque molto remoti rispetto alle complicazioni che comporta la COVID-19 nei casi più gravi, che si possono rivelare letali. I casi sospetti esaminati di trombosi cerebrale sono stati 18 su circa 20 milioni di somministrazioni del vaccino e l’EMA aveva concluso che: “Un nesso causale con la vaccinazione non è stato provato, ma è possibile e richiederà ulteriori analisi”.

In Italia la sospensione aveva inizialmente interessato un solo lotto a livello nazionale, con l’invito nel fine settimana da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a evitare un “ingiustificato” allarmismo sul vaccino. La posizione dell’AIFA era però cambiata nel pomeriggio di lunedì 15 marzo, in seguito alla decisione della Germania di sospendere l’utilizzo di tutti i lotti del vaccino di AstraZeneca, dopo che le autorità di controllo avevano rilevato alcuni casi sospetti di trombosi cerebrale. La sospensione era stata decisa, a quanto pare con un’operazione coordinata, anche in Francia e Spagna.

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