Stripe è diventata la startup di maggior valore negli Stati Uniti

La società di pagamenti online fondata da due fratelli irlandesi ha beneficiato degli acquisti su internet durante la pandemia

(EPA/ETIENNE LAURENT/ANSA)
(EPA/ETIENNE LAURENT/ANSA)

Domenica 14 marzo Stripe, società statunitense di software per i pagamenti digitali, ha comunicato di aver ricevuto 600 milioni di dollari di nuovi investimenti (circa 500 milioni di euro), che hanno portato la sua valutazione complessiva a 95 miliardi di dollari (circa 80 miliardi di euro). La nuova valutazione la rende la startup tecnologica di maggior valore negli Stati Uniti.

Per il momento la società non ha intenzione di quotarsi in borsa, anche se il suo valore ha superato quello di altre aziende famose prima del loro ingresso nel mercato azionario, come Facebook, che prima della quotazione del 2012 valeva 80 miliardi di dollari (circa 67 miliardi di euro) o Uber, che prima della quotazione del 2019 valeva 72 miliardi di dollari (circa 60 miliardi di euro).

Stripe non è comunque la startup di maggior valore al mondo: ByteDance, la società cinese che possiede il social network TikTok, è valutata 140 miliardi di dollari, mentre Ant Group, società di pagamenti cinese, vale circa 100 miliardi, anche se la sua valutazione è dubbia a causa di alcuni problemi con il governo.

Stripe produce un’infrastruttura software che, inserita in un sito internet o in un’app, rende molto facile inviare e ricevere pagamenti online: quando un utente fa un acquisto online, il software di Stripe si occupa di processare il pagamento ed evita al commerciante di doversi curare dei rapporti con le banche e con altri intermediari.

La grande crescita della società, che in un anno ha quasi triplicato il suo valore, è andata di pari passo con l’enorme aumento degli acquisti online, e quindi anche dei pagamenti elettronici, causato tra le altre cose dalla pandemia da coronavirus.

Stripe fu fondata nel 2010 da due fratelli irlandesi, Patrick e John Collison, che all’epoca erano poco più che adolescenti e adesso hanno rispettivamente 32 e 30 anni. Nel 2007 un loro software che creava strumenti per i venditori su eBay, chiamato Auctomatic, venne finanziato da Y Combinator, noto fondo di investimento su startup della Silicon Valley. Vendettero poi Auctomatic nel 2008 per più di tre milioni di dollari (all’epoca, poco più di 2 milioni di euro). Due anni dopo fondarono Stripe e raccolsero subito buoni investimenti, tra cui quelli dei fondatori di PayPal Elon Musk e Peter Thiel, oltre che ancora da Y Combinator.

Nell’ultimo anno in Europa più di 200mila nuove aziende hanno aderito alla piattaforma, che secondo la società nel 2020 ha dovuto gestire più di 5mila richieste di pagamenti al secondo. Oggi i software di Stripe sono usati per esempio da Amazon, Google, Facebook e Deliveroo, oltre che da milioni di altre aziende nel mondo. Nonostante il successo enorme, secondo i suoi fondatori Stripe ha ancora grandi possibilità di crescita.

I nuovi investimenti da 600 milioni di dollari saranno usati per ampliare l’attività della società in Europa, a partire dalla sede di Dublino, dove in 5 anni verranno creati almeno mille nuovi posti di lavoro (ora la sede di Dublino ha circa 300 dipendenti). Stripe ha annunciato che sta lavorando per svilupparsi anche in altri paesi.