I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 16 marzo

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 20.396 casi positivi da coronavirus e 502 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 29.354 (859 in più di ieri), di cui 3.256 nei reparti di terapia intensiva (99 in più di ieri) e 26.098 negli altri reparti (760 in più di ieri). Sono stati analizzati 182.572 tamponi molecolari e 186.803 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 9,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,7 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 15.247 e i morti 354.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (4.235), Campania (2.656), Emilia-Romagna (2.184), Piemonte (2.074) e Veneto (1.901).

Le principali notizie della giornata
• La Commissione Europea ha detto di aver raggiunto un accordo per anticipare la consegna di altri 10 milioni di dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech: i nuovi tempi prevedono che vengano distribuite entro il secondo trimestre di quest’anno, e non nel terzo trimestre come inizialmente previsto. Con questi 10 milioni, saranno in totale 200 milioni le dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech disponibili nel secondo trimestre del 2021 per i paesi dell’Unione Europea.

Il Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato un’ordinanza con cui dispone che le dosi di vaccino eventualmente avanzate a fine giornata possano essere somministrate a chiunque sia disponibile in quel momento, nel caso in cui non siano conservabili. La nuova disposizione era già stata anticipata da Figliuolo in un’intervista al programma Che tempo che fa, su Rai 3.

Lunedì pomeriggio l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino contro il coronavirus sviluppato da AstraZeneca per via di alcuni timori legati a possibili effetti avversi. L’annuncio è arrivato piuttosto a sorpresa perché meno di 24 ore prima l’AIFA aveva definito «ingiustificato» l’allarme nei confronti del vaccino. In realtà, come emerso nelle ultime ore, la decisione di sospendere l’uso di AstraZeneca non è arrivata dall’AIFA ma dal governo di Mario Draghi. Qui parliamo meglio di come siamo arrivati alla sospensione del vaccino di AstraZeneca.


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