I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 5 marzo

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 24.036 casi positivi da coronavirus e 297 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 22.899 (267 in più di ieri), di cui 2.525 nei reparti di terapia intensiva (50 in più di ieri) e 20.374 negli altri reparti (217 in più di ieri). Sono stati analizzati 198.630 tamponi molecolari e 179.833 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 10,9 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,3 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 22.839 e i morti 339.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (5.210), Emilia-Romagna (3.246), Campania (2.842), Piemonte (2.283), Lazio (1.525).

Le principali notizie della giornata
Da oggi, venerdì 5 marzo, tutta la Lombardia è in zona arancione “rafforzata”. Oltre alle misure della zona arancione, sono rimaste chiuse tutte le scuole a eccezione degli asili nido, è obbligatorio lo smart working nei casi in cui è possibile, e non è possibile andare nelle seconde case; sui mezzi pubblici sono obbligatorie le mascherine chirurgiche o analoghe (e quindi non in stoffa). L’ordinanza, firmata giovedì dal presidente della regione Attilio Fontana, varrà fino a domenica 14 marzo, e uniforma la regione alle misure che erano state decise il 23 febbraio per alcune aree, a causa dell’alto numero di nuovi contagi e per la diffusione delle varianti del coronavirus.

Negli ultimi sette giorni è stato registrato un numero di contagi da coronavirus maggiore rispetto a qualsiasi settimana dall’inizio dell’anno. Dal 26 febbraio al 4 marzo sono stati trovati 130.684 nuovi casi di positività, il 26,8 per cento in più rispetto al monitoraggio di venerdì scorso. I dati confermano che il numero dei contagi è tornato a crescere dopo un mese di stabilità (tra la seconda settimana di gennaio e metà febbraio). Esattamente come durante la prima ondata di un anno fa, anche ora l’epidemia sembra essere concentrata solo in alcune regioni e non in tutta Italia, in particolare Lombardia ed Emilia-Romagna. Ne abbiamo parlato meglio nel consueto articolo sui dati relativi all’epidemia nell’ultima settimana.

A causa dell’epidemia da coronavirus, tutte le elezioni che erano previste in Italia in primavera e in estate sono state rimandate al periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Tra le elezioni che verranno rinviate ci sono le amministrative che riguardano 1.293 comuni, tra cui Torino, Milano, Roma e Napoli, e le regionali in Calabria, che erano inizialmente previste a febbraio ed erano già state rimandate una prima volta in primavera.

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