Le sanremate ci sono “sèmpre sèmpre sèmpre”
Ma nella seconda puntata del podcast sul Festival si parla soprattutto del resto, con Matteo Bordone e un pezzo del Post
Questa è la seconda puntata dell’ormai consueto podcast del Post su Sanremo, così battezzato nonostante sia soltanto alla seconda edizione: ma chissà cosa succederà l’anno prossimo, quindi volevamo giocarci il nome subito. Matteo Bordone – esattamente, lo stesso di “Tienimi Bordone” –, Giulia Balducci, Luca Misculin e Stefano Vizio del Post chiacchierano sulla “kermesse”, come dicono quelli del settore, visto che quest’anno la sera ci sono ancora meno alternative. Poi basta, fino al 2022 (ma chi può dirlo, meglio ascoltarselo quest’anno per essere sicuri).
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Non tutti hanno resistito ma qualcuno del desk Sanremo del Post assicura di poter raccontare addirittura cosa sia successo nell’ultima mezz’ora della prima puntata, andata in onda ieri sera. Su quanto trasmesso prima, per fortuna, la varietà di opinioni è maggiore: hanno istituzionalizzato Achille Lauro? Amadeus e Fiorello alla fine della fiera ci piacciono, e pure parecchio? C’è la pro loco di Brescia dietro alle decine di “sèmpre” della canzone di Francesco Renga? Queste e altre domande superflue, nella nuova puntata dell’Ormai consueto podcast del Post su Sanremo, che tornerà giovedì con le chiacchiere sulla seconda puntata e le ultime 13 canzoni in gara.