7 novità per chi è in cerca di podcast

Due per chi si interessa di psicologia, due per chi ama il genere "true crime" e tre sull'attualità (più una cosa che non è davvero un podcast)

Ryan O'Connell in una scena della serie "Special" (2019)
Ryan O'Connell in una scena della serie "Special" (2019)

Da qualche anno, all’inizio di ogni mese facciamo una selezione di novità di prodotti audio pensata soprattutto per chi è in cerca di libri da ascoltare. Ci concentriamo sulle nuove uscite di Storytel e Audible, che in Italia sono le due piattaforme con l’offerta di audiolibri più ricca insieme a quella di Ad Alta voce, il programma di audiolibri di Radio 3. Questo mese invece parliamo di podcast, che però sono più sparpagliati: se ne trovano in esclusiva su Storytel e Audible, ma moltissimi vengono pubblicati direttamente dagli autori o dalle case di produzione sulle piattaforme gratuite come Spotify, Spreaker e Apple Podcasts, o su siti dedicati.

Nell’ultimo periodo in particolare sono uscite molte novità: ne abbiamo selezionate sette e, già che eravamo su Spotify, alla fine abbiamo aggiunto un ottavo consiglio che non è un podcast ma si ascolta con uguale soddisfazione. Come sempre ricordiamo che chi vuole provare Audible e Storytel può farlo gratuitamente per 30 giorni: per Storytel però bisogna passare da questo link, altrimenti la prova dura solo 14 giorni.

IFI – Informatic Forensic Investigation
Eva Balzarotti e Maria Pia Izzo sono due informatiche che hanno preso parte come consulenti all’indagine che qualche anno fa ha portato all’arresto di Martina Levato e Alexander Boettcher, diventati noti come “coppia dell’acido” perché aggredivano le loro vittime con acido muriatico. In questo podcast Balzarotti e Izzo raccontano dal loro punto di vista l’indagine informatica che, a partire dalle identità digitali delle vittime e attraverso ricerche e incroci dei dati disponibili online, ha portato alla soluzione del caso. Il podcast sarà disponibile su Audible a partire dall’8 febbraio.

Mi dica tutto
Dal 23 febbraio su Storytel si potrà ascoltare Mi dica tutto, una serie fiction di nove puntate creata da Gipo Gurrado, che si occupa di prodotti audio da molti anni ed è il responsabile della produzione dei podcast del Gruppo Editoriale Gedi. La serie è ambientata nello studio di una psicologa, dove si alternano le sedute di cinque pazienti. La registrazione delle puntate è avvenuta in modo anomalo rispetto alla maggior parte dei podcast, perché le sedute sono state messe in scena in uno studio e recitate dagli attori e dalle attrici senza microfoni personali e senza leggii. Alle voci dei personaggi si aggiunge anche la musica originale suonata dal vivo al pianoforte. Storytel ha spiegato che lo scopo dell’esperimento è quello di «creare un’esperienza di ascolto immersiva e tridimensionale».

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Se hai bisogno chiama
Sempre se vi interessa il tema, il primo febbraio è uscita la prima puntata di Se Hai Bisogno Chiama (SHBC), un podcast sulla malattia mentale raccontata da chi ci convive in forma di intervista. L’autore è Daniele Manusia, direttore del sito di sport Ultimo Uomo e uno degli autori dietro ai podcast della piattaforma Fenomeno, di cui abbiamo già parlato in passato. Per il momento esiste solo una puntata che s’intitola “Il panico di Daniele” e parla di attacchi di panico e paura dell’abbandono. Si può ascoltare su Fenomeno e su Spotify, e dovrebbe uscire mensilmente.

Ti mando un vocale
Pietro Minto è un giornalista e autore della newsletter Link Molto Belli, che raccoglie ogni sabato alcuni degli articoli e dei contenuti più interessanti e bizzarri di internet. Da qualche giorno ha cominciato a pubblicare le puntate del suo «mini-podcast»: si chiama Ti mando un vocale e infatti ogni puntata è strutturata come un messaggio vocale di 2 o 3 minuti in cui Minto parla di un tema di attualità. Tra quelli usciti finora, per esempio, uno parla del meme di Bernie Sanders, uno dei camionisti inglesi e uno di Twitch. Si può ascoltare su Spotify, su Anchor o su Pocket Cast.

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Da Costa a Costa – Episodio speciale
La quarta stagione del podcast sugli Stati Uniti del vicedirettore del Post Francesco Costa, prodotta da Piano P, si è conclusa a dicembre, quando sembrava che il capitolo delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 si fosse chiuso. Solo che non lo era. Per questo, sabato scorso è uscito un episodio speciale, una specie di epilogo, che si chiama Una nazione incompleta e prova a ricostruire, spiegare e contestualizzare i fatti del 6 gennaio, quando un gruppo di sostenitori di Trump ha attaccato il Campidoglio. Dopo questa puntata ha giurato che la stagione è finita veramente. Si può ascoltare, come tutte le altre puntate di Da Costa a Costa, su Spotify, Spreaker, Apple Podcast o Google Podcast.

Cachemire
Edoardo Ferrario e Luca Ravenna sono due comici e Cachemire è il «morbidissimo» podcast settimanale in cui da dicembre parlano di temi vari e di attualità. A volte sono solo loro due, altre volte ci sono anche degli ospiti: per esempio nell’ultima puntata c’era Walter Veltroni. Nella redazione del Post ci sono almeno due persone che lo ascoltano e a cui fa molto ridere. Si può ascoltare su Spotify e su YouTube.

Verified
La prima stagione di Verified è uscita circa un anno fa e racconta un caso di cronaca italiano degli ultimi anni, forse poco conosciuto. È in inglese, ma la redattrice che l’ha ascoltato dice che è particolarmente facile da seguire perché la maggior parte delle testimonianze che raccoglie sono di persone non madrelingua (molte delle quali italiane) e il loro inglese è molto comprensibile. La ricostruzione inizia col racconto di Maria, una giovane turista portoghese che durante una vacanza a Padova fu drogata e violentata dal poliziotto che l’aveva ospitata tramite la piattaforma Couchsurfing, quella che mette in contatto turisti e persone locali disposte a ospitarli gratuitamente. L’autrice è la giornalista investigativa americana Natasha Del Toro, ma il grosso del racconto è fatto dalle voci delle persone coinvolte e dei tre giornalisti italiani che seguirono l’inchiesta. A ottobre è uscita anche la seconda stagione, che invece racconta il caso di una donna che accusò l’azienda Johnson & Johnson di averle causato il cancro. Si può ascoltare su Spotify, Stitcher e Apple Podcast.

La playlist di LEGO
Non è un podcast, ma è un esperimento audio che può piacere molto alle persone sensibili ai video ASMR e che amano ascoltare rumore bianco per rilassarsi. LEGO ha creato una playlist su Spotify con 7 tracce di mezz’ora l’una realizzate unicamente con i suoni dei suoi mattoncini e dei suoi libretti di istruzioni. Jay Peters ha scritto su The Verge che è incredibilmente rilassante e lo riporta alle ore passate da bambino a costruire astronavi.

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Disclaimer. Lo ripetiamo anche se probabilmente si era già capito: il Post ha un’affiliazione con Storytel e ottiene un piccolo ricavo se decidete di provare il servizio di streaming partendo dal link di questa pagina. Ma potete anche cercarlo su Google.