Tienimi Bordone, la raccolta della settimana

Una settimana in cui abbiamo parlato di vetro soffiato, soldi, e poi Russia, Cina e Giappone: ce n'è per tutti i gusti

Tienimi Bordone è il podcast quotidiano di Matteo Bordone sul Post. Il titolo si capisce?
Metti che non si capisce: è un gioco di parole sul fatto che lui si chiama Bordone, ed è buffo, come quando si dice “tienimi bordone”, che vuol dire “spalleggiami, assecondami” e viene dalla musica, e però se uno pensa a Bordone e alla sua inclinazione a imparare e condividere e discutere un sacco di cose, fa ridere, perché sembra che dici “tienimi Bordone”. Tienimi Bordone.
Capito? Eh?
Era meglio “Tienimi Matteo”?

Questa è la raccolta delle puntate della settimana iniziata lunedì 25 gennaio.

Lunedì 25 gennaio – Opporsi a Putin su TikTok
L’arresto di Alexei Navalny ha provocato numerose proteste contro il governo in tutta la Russia: e c’è chi si è dato da fare anche sui social network

Martedì 26 gennaio – Niente male questo talent del vetro soffiato!
Abbiamo tutti bisogno della comfort tv: il posto in cui rifugiarci quando non ne possiamo proprio più di quelle altre due cose

Mercoledì 27 gennaio – I soldi danno la felicità, ma fino a un certo punto
Dopo un certo limite il benessere che deriva dall’aumento di denaro si ferma: e c’è un imprenditore che ha fatto di questo limite lo stipendio minimo dei suoi dipendenti

Giovedì 28 gennaio – La storia del ghetto ebraico di Shanghai, con Giada Messetti
Perché c’era una comunità ebraica in Cina? E cos’è successo alle persone che ne facevano parte?

Qui trovate Nella testa del Dragone. Identità e ambizioni della nuova Cina, il libro di Giada Messetti

Venerdì 29 gennaio – Ma alla fine queste Olimpiadi?
Ne parliamo con Flavio Parisi, il nostro corrispondente dal Giappone, e un pezzo della redazione