• Italia
  • Domenica 24 gennaio 2021

Da oggi Lombardia e Sardegna sono in zona arancione

Almeno fino al 7 febbraio, come ha deciso sabato il ministero della Salute: un ripasso su cosa si può fare e cosa no

Milano 
(Claudio Furlan - LaPresse)
Milano (Claudio Furlan - LaPresse)

Da oggi, domenica 24 gennaio, Lombardia e Sardegna entrano in zona arancione, come stabilito dalle nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza. La Lombardia era precedentemente in zona rossa per via di un errore nei dati trasmessi dalla Regione all’Istituto Superiore di Sanità, poi rettificato. La Sardegna invece era in zona gialla ma secondo gli ultimi dati è esposta a un rischio superiore rispetto all’ultima valutazione.

– Leggi anche: La Lombardia è stata una settimana in zona rossa per errore

Cosa si può fare
In zona arancione resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Non ci si può spostare tra comuni, se non per motivi di lavoro, salute, necessità, ma si può sempre – quindi anche spostandosi tra regioni – rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Quest’ultima è considerata il posto in cui si vive “con una certa continuità e stabilità”: quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi.

È comunque consentito far visita e parenti e amici: una sola volta al giorno è consentito spostarsi, dalle 5.00 alle 22.00, verso un’altra abitazione privata nello stesso Comune a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione; chi si sposta può portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali eserciti la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. Chi vive in un comune fino a 5.000 abitanti può spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia, per visite ad amici e parenti nelle modalità già descritte.

Bar e ristoranti potranno lavorare soltanto con le consegne da asporto, mentre i negozi potranno rimanere aperti. Si può sempre fare attività sportiva e motoria, individuale, all’aperto e rispettando le distanze, all’interno del proprio comune. Sono consentite le messe, i funerali e le manifestazioni pubbliche, in forma statica e rispettando il distanziamento fisico.

La decisione sui colori delle regioni viene presa seguendo il parere del rapporto settimanale dell’ISS, l’Istituto superiore di sanità, che valuta il rischio epidemiologico delle regioni in base a diversi fattori (li abbiamo spiegati qui). Anche se vengono aggiornate ogni settimana, le ordinanze del ministero della Salute hanno una validità di almeno 14 giorni – salvo nel caso in cui siano necessarie misure più restrittive – e quindi non è possibile che in una sola settimana una regione passi, per esempio, da rossa ad arancione o da arancione a gialla.