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  • Mercoledì 2 dicembre 2020

È morto Valéry Giscard d’Estaing

Era stato presidente della Francia dal 1974 al 1981: aveva 94 anni

Valéry Giscard d'Estaing al funerale dell'ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt nel 2015 (Focke Strangmann - Pool /Getty Images)
Valéry Giscard d'Estaing al funerale dell'ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt nel 2015 (Focke Strangmann - Pool /Getty Images)

È morto Valéry Giscard d’Estaing, presidente della Francia dal 1974 al 1981: era stato ricoverato nell’ospedale di Tours due settimane fa per una insufficienza cardiaca. È morto a casa sua nel dipartimento di Loir-et-Cher: aveva 94 anni.

Valéry Giscard d’Estaing era nato il 2 febbraio del 1926 a Coblenza: suo padre, Jean Edmond Lucien Giscard d’Estaing, era un alto funzionario di banca che al momento della nascita di Valéry si trovava in Germania. Terminato il servizio, la famiglia tornò in Francia, a Parigi, dove Giscard finì gli studi. Lavorò per qualche anno come ispettore delle finanze francesi e venne eletto deputato all’Assemblea Nazionale nel 1956, con una formazione di centrodestra. Inizialmente vicino a Charles De Gaulle – da cui prese le distanze proclamandosi rappresentante dell’area liberale – fu ministro dell’Economia e delle Finanze per diversi anni. Nel 1974 si candidò alle elezioni presidenziali eliminando al primo turno il gollista Jacques Chaban-Delmas e vincendo al secondo turno contro François Mitterrand, dell’Unione della sinistra. Durante il dibattito del 1974, Giscard disse una frase poi rimasta famosa e da molti ritenuta decisiva per la sua vittoria finale: «Lei non ha il monopolio del cuore». A 48 anni, Giscard divenne il più giovane presidente dal 1848.

Durante la sua presidenza sostenne una serie di provvedimenti progressisti, perseguendo il cosiddetto “changement dans la continuité” (cambiamento nella continuità) e accettando il confronto diretto con i maggiori rappresentanti dell’opposizione. Del governo che si formò sotto la sua presidenza entrò a far parte anche Simone Veil, che fu la principale promotrice della legalizzazione dell’aborto in Francia. Durante il mandato di Valéry Giscard d’Estaing, la maggiore età fu abbassata da 21 a 18 anni, le possibilità di chiedere il divorzio vennero ampliate e l’adulterio fu depenalizzato. Durante la campagna elettorale aveva dichiarato pubblicamente di essere contrario alla pena di morte, ma quella di Valéry Giscard d’Estaing fu l’ultima presidenza francese che applicò la pena di morte: in tre casi su sette Giscard respinse la richiesta di grazia.

Dagli anni Settanta in poi fu uno dei maggiori sostenitori di quella che poi diventerà la Comunità Europea, contribuì a introdurre l’elezione diretta per il Parlamento europeo (i cui membri erano prima eletti dai parlamentari nazionali di ciascuno stato), promosse l’istituzione del Consiglio d’Europa e la nascita della moneta unica, grazie alla relazione con il cancelliere dell’allora Germania Ovest Helmut Schmidt. Nel 1981 non riuscì a farsi rieleggere alle presidenziali, anche a causa del mancato appoggio da parte dei gollisti di Jacques Chirac, e vinse Mitterrand. Giscard tornò come deputato all’Assemblea Nazionale negli anni Ottanta, e il primo dicembre del 1986 affiancò Mitterrand alla cerimonia di inaugurazione del Museo d’Orsay a Parigi, la cui apertura fu una sua decisione. Dal 1989 al 1993 fu parlamentare europeo. Nel 2007 sostenne Nicolas Sarkozy alla presidenza della Francia.