I guardiani della pagina sul cambiamento climatico di Wikipedia

Mashable ha raccontato come lavorano gli editor che curano (e custodiscono) una delle pagine più lette e delicate

Quando si cerca su Google “cambiamento climatico”, la prima pagina che appare a quasi tutti – l’ordine dei risultati è personalizzato – è la relativa pagina Wikipedia. Quella in inglese è stata letta oltre 6 milioni di volte nel 2019, portandosi dietro una certa responsabilità: riguarda uno dei temi più importanti dell’era contemporanea, e uno di quelli intorno al quale circolano più bufale e imprecisioni. Ad occuparsene sono un gruppetto di appassionati che la vive un po’ come una missione, ha raccontato il sito di tecnologia Mashable.

Femke Nijsse è l’unica scienziata del gruppo, di cui infatti coordina i lavori: è una ricercatrice in climatologia della University of Exeter, nel Regno Unito, e ha iniziato nel 2018. «Da allora, sono diventata sempre più dipendente» ha detto a Mashable. Cerca di controllare ogni giorno se qualcuno dei sette editor più attivi della pagina ha aggiunto qualcosa, oppure se lo ha fatto qualcun altro: compresi i potenziali “vandali”, come viene chiamato chi inserisce deliberatamente informazioni false nelle pagine Wikipedia.

«Sta facendo un lavoro eroico» dice David Tetta, un ex dipendente dell’Agenzia per l’Ambiente degli Stati Uniti, che ha iniziato a editare la pagina Wikipedia sul cambiamento climatico nel 2019, dopo che leggendola si era un po’ preoccupato della qualità. Il grosso del lavoro è fatto da Nijsse, Tetta e dagli altri editor principali della pagina, che però hanno insistito con Mashable che una pagina enciclopedica è costruita anche grazie al lavoro degli editor occasionali, che magari segnalano una frase capziosa o con una fonte traballante.

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Gli editor sono naturalmente accomunati dall’interesse per la divulgazione scientifica, e dall’importanza attribuita a un’informazione corretta sul cambiamento climatico in contrasto alla «politicizzazione manipolatoria e all’ignoranza che ho visto su Fox News e dal presidente degli Stati Uniti» dice un editor rimasto anonimo.

Il lavoro è tanto, perché i nuovi studi escono con una certa frequenza, i dati sono da aggiornare periodicamente. Le fonti utilizzate sono quelle più condivise dalla comunità scientifica, tra la quale il contributo umano al surriscaldamento globale è largamente riconosciuto, con poca tolleranza per le screditate ricerche citate dai negazionisti. «Io leggo circa un centinaio di pagine per scrivere una singola frase, o per modificarne un paio» spiega Tetta. Per intervenire su un singolo paragrafo, quello che parla di “mitigazione del clima”, stima di aver impiegato 90 ore e letto 3.000 pagine.

Accorgersi dei “vandalismi” non è difficile di per sé, visto che la cronologia delle modifiche di una pagina è visibile a tutti. Ma capita che ci voglia qualche ora prima che qualcuno controlli: come la volta che un editor di Wikipedia solitamente frequentatore di pagine sportive scrisse “il cambiamento climatico è una balla” in cima al testo. Ma la pagina sul riscaldamento globale gode di un certo grado di protezione concesso da Wikipedia, che rende un po’ più difficile modificarla per il primo che passa (bisogna avere un account da almeno 4 giorni e almeno 10 interventi su altre pagine). Questo ha migliorato sensibilmente il problema del vandalismo, che invece era quotidiano una decina di anni fa.

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Il grosso del lavoro è comunque abbastanza collettivo, e gli editor discutono abitualmente sulle nuove modifiche in un forum dedicato, per esempio quando bisogna includere i contenuti di un nuovo, importante rapporto sul clima. Ma l’ultima parola è sempre comunque di Nijsse, che è assai rigorosa e schietta con gli altri editor: «Penso che i tuoi interventi di ieri siano un po’ approssimativi, mi hai abituato meglio», o «ci sono diversi problemi con questa frase, e non sono sicura che le fonti siano abbastanza solide» sono due esempi di sue correzioni recenti citate da Mashable.