A Singapore ti ricompensano se hai stili di vita sani e un Apple Watch

I proprietari di dispositivi Apple potranno usare un'app per dimostrare di tenersi in salute, ricevendo fino a 240 euro, ma è solo l'inizio di qualcosa di molto più grande

(Apple / HPB)
(Apple / HPB)

Il governo di Singapore ha avviato una collaborazione con Apple per incentivare l’adozione di stili di vita più sani e fare prevenzione. Il Consiglio per la promozione della salute (HPB), che dipende dal ministero della Salute singaporiano, ha sviluppato insieme all’azienda statunitense un’app che si chiama LumiHealth e che potrà essere impiegata da tutti i proprietari di iPhone che utilizzano un Apple Watch. Il progetto è il primo del suo genere a riguardare un’intera nazione, per quanto si tratti di una città-stato da 5,5 milioni di abitanti, ed è visto come un’anticipazione dei piani di Apple e delle altre grandi aziende tecnologiche nel settore della salute e delle assicurazioni sanitarie.

Secondo le classifiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di altre istituzioni internazionali, Singapore ha uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, organizzato in una forma mista tra pubblico e privato. La parte pubblica copre tutte le spese più grandi legate ai ricoveri in ospedale e a numerose terapie, mentre per esami e visite di minore entità è previsto un sistema misto, con il pagamento di alcuni premi alle compagnie assicurative private.

La nuova applicazione sarà gratuita e disponibile a Singapore a partire dai primi giorni di ottobre. Il suo sviluppo è avvenuto con la collaborazione di Apple, che proprio ieri ha annunciato una nuova versione dei suoi smartwatch in grado di rilevare il livello di ossigeno nel sangue di chi li indossa, in aggiunta a una precedente funzione che consente di effettuare un elettrocardiogramma. Oltre a raccogliere questo tipo di dati, gli Apple Watch tengono traccia dell’attività fisica e danno la possibilità di inserire obiettivi per fare più movimento.

LumiHealth farà qualcosa di simile, ma è stata progettata per offrire informazioni specifiche su Singapore e i principali problemi di salute che interessano la sua popolazione. Oltre a fornire informazioni e consigli per prevenire diverse malattie, l’applicazione contiene una sezione per incentivare l’adozione di abitudini e stili di vita più sani, attraverso il raggiungimento di obiettivi di vario tipo. La scelta degli obiettivi avviene tramite un assistente virtuale ed è presentata come un gioco, nel quale si possono sfidare gli altri utenti e vincere premi, non solo simbolici.

(Apple / HPB)

L’HPB ha infatti stanziato fondi per offrire fino a 380 dollari di Singapore (circa 240 euro) agli utenti di LumiHealth che vinceranno le sfide e raggiungeranno particolari obiettivi. I premi – che potranno essere riscossi sotto forma di buoni acquisto da spendere in alcune catene di negozi – sono cumulabili per i due anni di durata del programma. Le competizioni saranno suddivise per età, genere e forma fisica, in modo da rendere le sfide più eque tra i partecipanti.

La presenza di premi in denaro dovrebbe incentivare l’installazione di LumiHealth da parte di un numero consistente di persone, confidano le autorità sanitarie locali. A Singapore circa un terzo degli smartphone sono iPhone, secondo le rilevazioni più recenti, e questo dovrebbe riflettersi positivamente sul numero di aderenti all’iniziativa. Nel caso di una riscossione della cifra massima, ogni utente potrebbe inoltre ripagarsi l’acquisto di una versione base di Apple Watch.

LumiHealth potrà essere utilizzata da chi ha più di 17 anni ed è in possesso di un SingPass, più o meno l’equivalente del nostro SPID, per avere accesso ai servizi della pubblica amministrazione. I dati raccolti potranno essere condivisi con le autorità sanitarie solamente dietro esplicito assenso da parte degli utenti. Le informazioni su abitudini e stili di vita dovrebbero aiutare l’HPB a comprendere quali siano i punti dove intervenire per migliorare la prevenzione.

L’iniziativa ha ricevuto qualche critica per essere stata sviluppata con Apple e non rendendo quindi possibile l’utilizzo di altri dispositivi, come gli smartphone Android e gli smartwatch e personal tracker di altre aziende. Il governo di Singapore ha spiegato di avere scelto Apple per via della quantità e della qualità dei dati che si possono ottenere dagli Apple Watch, ma che sono comunque in programma estensioni dell’iniziativa per consentire in futuro l’utilizzo di altri dispositivi.

Per Apple l’iniziativa di Singapore sarà utile per valutare le opportunità date in ambito sanitario e della prevenzione dai suoi smartwatch, in vista dell’attivazione di programmi simili in altri paesi, non necessariamente con i sistemi sanitari. Negli Stati Uniti, dove l’assistenza sanitaria è in prevalenza privata, Apple ha già avviato collaborazioni con alcune grandi assicurazioni sanitarie, ma senza offrire per ora prodotti e servizi specifici.

È opinione diffusa tra osservatori e analisti che il prossimo grande settore d’interesse per le aziende tecnologiche statunitensi sia quello sanitario. Apple ha un sensibile vantaggio rispetto alla concorrenza in termini di sistemi per rilevare i dati, grazie ai numerosi sensori dei suoi Apple Watch (impiegati in diverse ricerche scientifiche), ma altre società come Google e Amazon potrebbero recuperare lo svantaggio, e in fretta.

Alphabet, la holding che controlla Google, ha avviato lo scorso anno l’acquisizione di Fitbit, azienda specializzata nella produzione di tracker per controllare l’attività fisica e le proprie condizioni di salute. Amazon ha di recente annunciato un nuovo tracker, dedicato proprio alla salute e che offre informazioni per incentivare stili di vita più sani. Secondo gli analisti, entrambe le società sfrutteranno questi prodotti per fornire servizi innovativi legati alle assicurazioni sanitarie negli Stati Uniti, come la possibilità di pagare premi assicurativi dall’importo variabile a seconda di quanto ognuno sia virtuoso nel fare prevenzione e prendersi cura di sé stesso.

Apple è orientata a fare qualcosa di simile, ma ha impostato i propri servizi puntando molto sulla comunicazione della tutela della privacy, cosa che potrebbe costituire un vantaggio in un ambito delicato come quello della raccolta dei dati sulla propria salute. Il programma avviato a Singapore non fa eccezione, ed è visto come un primo esperimento nella convergenza tra grandi aziende tecnologiche, salute dei singoli e gestione dei sistemi sanitari.