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  • Venerdì 11 settembre 2020

Oggi Macron annuncerà nuove misure contro il coronavirus

In Francia i casi aumentano in modo «preoccupante» anche se per ora il numero dei morti e dei ricoverati in terapia intensiva è sotto controllo

La metro a Parigi, 5 settembre 2020
(AP Photo/Francois Mori)
La metro a Parigi, 5 settembre 2020 (AP Photo/Francois Mori)

Venerdì 11 settembre il presidente francese Emmanuel Macron annuncerà nuove decisioni «che faranno chiarezza sulle prossime settimane» in seguito alla «preoccupante» situazione dei contagi da coronavirus in Francia negli ultimi giorni, come l’aveva definita mercoledì Jean-François Delfraissy, il presidente del Comitato scientifico responsabile di consigliare il governo sulla gestione della pandemia.

Giovedì sono stati annunciati 9.843 nuovi casi di coronavirus registrati nelle 24 ore precedenti, per un totale di 353.944 casi dall’inizio dell’epidemia, e 19 morti, per un totale di 30.813. Ci sono 615 pazienti ricoverati in terapia intensiva: 54 giovedì, 71 mercoledì e più di 80 tra martedì e lunedì. Le regioni più in difficoltà sono l’Ile-de-France, l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Occitania e la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, che insieme hanno il 68 per cento di pazienti in terapia intensiva. Sempre giovedì sono stati confermati 71 nuovi focolai.

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Il numero di morti e di pazienti in terapia intensiva non è allarmante, ma il governo e le autorità sanitarie sono preoccupati dall’entità del contagio, che si è rapidamente diffuso nelle ultime settimane: nella settimana dal 24 al 30 agosto erano stati registrati 33.410 nuovi casi, in quella dal 31 agosto al 6 settembre erano stati 43.686 mentre nell’ultima ci sono stati 45.542 nuovi positivi. Sempre nell’ultima settimana, sono stati fatti più di un milione di test, per un totale di 10 milioni dall’inizio della pandemia. Nella settimana dal primo al 6 settembre il tasso di positività, cioè il numero di test risultati positivi ogni cento, è stato del 5,4 per cento.

Mercoledì Delfraissy, il presidente del comitato scientifico, aveva detto che il governo «deve prendere delle decisioni difficili» spiegando che «ci si può sentire tranquilli» perché la circolazione del virus ora «non si fa sentire» sul sistema sanitario ma che potrebbe avere «un aumento molto rapido ed esponenziale in un secondo momento», in particolare nella regione meridionale Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Macron ha risposto dicendo che bisogna «cercare di rallentare al massimo e di fermare la circolazione del virus» anche «adattando l’organizzazione della vita sociale» pur «continuando a vivere», «mandando a scuola i bambini» e «curando altre malattie». Ha anche sottolineato che le nuove misure saranno «adattate al territorio» e ha infine invitato i francesi «a fare la loro parte».

Tra le misure più probabili secondo i giornali francesi – sui cui il governo non ha fatto commenti – ci sono restrizioni alla circolazione, agli assembramenti e lockdown localizzati. Una misura certamente discussa sarà invece la riduzione dell’isolamento da 14 a 7 giorni, contraria alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che invece raccomanda due settimane di quarantena per le persone venute in contatto con casi positivi, verificati o probabili. Martedì il ministro della Salute francese Olivier Véran aveva detto di aver ricevuto un parere favorevole alla misura dal comitato scientifico “in un certo numero di situazioni”. Molti francesi non rispettano le due settimane di isolamento e il governo spera che una riduzione dei tempi possa favorire una maggiore osservanza. La proposta ha fatto molto discutere: c’è chi pensa che potrebbe effettivamente incentivare comportamenti virtuosi e chi teme che potrebbe aumentare il rischio del contagio.

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Intanto, tra le persone in isolamento c’è anche il primo ministro Jean Castex: nel fine settimana aveva incontrato il presidente del Tour de France, Christian Prudhomme, risultato positivo a inizio settimana. Subito dopo anche Castex aveva fatto il test, risultando negativo.