• Mondo
  • Mercoledì 2 settembre 2020

Alexei Navalny è stato avvelenato con un agente nervino

Lo ha detto il governo tedesco, in seguito a un nuovo test tossicologico effettuato sull'oppositore russo ricoverato e in coma in Germania

(AP Photo/Pavel Golovkin, File)
(AP Photo/Pavel Golovkin, File)

Il governo tedesco ha detto che dai test tossicologici effettuati da un laboratorio speciale dell’esercito è emerso che l’oppositore russo Alexei Navalny, ricoverato in Germania, è stato avvelenato con un pericoloso agente nervino, il novichok, sviluppato dalla Russia tra gli anni Ottanta e Novanta e già usato in passato per avvelenare gli oppositori del presidente Vladimir Putin. Nei giorni scorsi l’ospedale Charité di Berlino aveva detto che Navalny era stato avvelenato, ma non aveva ancora specificato la sostanza assunta.

In un comunicato il governo tedesco ha detto che «è scioccante che Alexei Navalny sia stato vittima di un attacco con un agente nervino chimico in Russia», ha condannato «questo attacco con la massima fermezza possibile» e ha esortato il governo russo a spiegare quanto accaduto. Il governo ha aggiunto che il ministero degli Esteri informerà l’ambasciatore della Russia sui risultati dell’indagine e che discuterà con gli altri paesi dell’Unione Europea e della NATO «una reazione congiunta appropriata» nei confronti della Russia. Commentando i risultati dei test, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto che «è chiaro che Alexei Navalny è stato vittima di un crimine» e che «lo scopo è stato metterlo a tacere».

Il novichok è lo stesso agente nervino utilizzato nell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury, avvenuto in Inghilterra il 4 marzo del 2018. Sia Skripal che sua figlia sopravvissero, e indagini successive del governo britannico rivelarono che ad avvelenare i due furono tre agenti dell’intelligence militare russa. La Russia ha sempre negato un proprio coinvolgimento e ha ripetutamente accusato il Regno Unito di aver inscenato l’attacco.

Navalny – il più importante oppositore del presidente russo Vladimir Putin – era stato portato in Germania dopo due giorni di ricovero a Omsk, in Russia, in seguito a quello che era da subito sembrato un caso di avvelenamento. Prima di permettere il trasferimento all’estero di Navalny, i medici di Omsk avevano cambiato più volte versione sulle sue condizioni, arrivando infine a sostenere che le analisi avessero escluso che ci fosse stato un avvelenamento e Navalny stesse male per un calo di zuccheri. Al momento è in coma farmacologico e le sue condizioni sono molto gravi.

Navalny, che ha 44 anni, oltre a essere il più noto oppositore di Putin, è considerato anche un proficuo giornalista investigativo, grazie alla pubblicazione di articoli e inchieste su scandali di corruzione. A causa della sua attività politica e del suo lavoro da giornalista, nel corso degli anni è stato più volte arrestato e incarcerato, spesso con pretesti e per ragioni politiche.

– Leggi anche: Come Navalny ha cambiato l’opposizione in Russia