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  • Venerdì 14 agosto 2020

C’è una crisi dei migranti nel Regno Unito?

Governo e tabloid hanno montato un caso legato a un modesto aumento degli sbarchi, l'Economist ha parlato di una "invasione che non lo era"

(Peter Summers/Getty Images)
(Peter Summers/Getty Images)

Nelle ultime settimane un numero più alto del solito di migranti ha cercato di raggiungere il Regno Unito dalla Francia attraverso il canale della Manica: a luglio ne sono arrivati più di mille, mentre 235 persone hanno raggiunto il Regno Unito nella sola giornata del 6 agosto, a bordo di 17 piccole imbarcazioni. Sono numeri gestibili e piuttosto modesti se paragonati al flusso che interessa altri paesi europei, fra cui l’Italia, ma i tabloid conservatori stanno dando alla storia grandissimo risalto, e il governo guidato dai Conservatori ha reagito con diverse dichiarazioni e misure di emergenza per mostrare di avere la situazione sotto controllo.

Nelle scorse settimane la ministra dell’Interno Priti Patel ha nominato un «responsabile per la minaccia dei clandestini nella Manica» e schierato un aereo dell’aviazione militare britannica a presidiare il Canale. Il primo ministro Boris Johnson ha invece definito «stupido, pericoloso e criminale» il comportamento dei migranti che cercano di raggiungere il Regno Unito, senza fornire alcuna prova delle presunte intenzioni criminali dei migranti (molti dei quali arrivano da paesi in guerra oppure guidati da un governo autoritario come Yemen, Eritrea, Ciad, Egitto e Iraq).

L’Economist, in un articolo intitolato «l’invasione che non lo era», ha ammesso che il numero di migranti in arrivo via mare dalla Francia sia molto aumentato rispetto all’anno scorso – dai circa duemila arrivi nel 2019 ai più di quattromila registrati nei primi sette mesi del 2020 – ma rimane imparagonabile sia al numero di richiedenti asilo che arrivano ogni anno nel Regno Unito (nel 2019 sono stati 36mila) sia ai dati registrati da altri importanti paesi europei. «Nonostante il falso mito che la maggior parte dei migranti puntino il Regno Unito», scrive l’Economist, «sono molti di più quelli che chiedono protezione in Francia, circa 124mila lo scorso anno, e Germania, circa 142.500». «Sarebbe meglio avere il senso delle proporzioni», conclude l’Economist.

La rotta fra le coste britanniche e francesi, che nel tratto fra Calais e Dover è lunga una trentina di chilometri, viene percorsa ormai da anni da piccole imbarcazioni di migranti, anche se piuttosto sporadicamente: entrambe le coste sono parecchio sorvegliate per via dell’intenso traffico commerciale che interessa i due porti e dei tentativi di ingresso irregolare nel Regno Unito che avvengono soprattutto tramite le navi e i veicoli che attraversano la Manica.

Non è chiaro perché di recente le traversate della Manica siano aumentate, seppure in numeri così ridotti: la maggior parte dei giornali britannici cita le ottime condizioni meteo registrate nel canale nelle ultime settimane, mentre il Guardian ipotizza che la pandemia da coronavirus abbia reso molto più complicato cercare di arrivare nel Regno Unito da canali meno pericolosi.

Il governo britannico sta cercando di dare la colpa alle autorità francesi, sostenendo che debbano impegnarsi di più per impedire le partenze. Il governo francese ha risposto dicendo che nel mese di luglio ha fermato il decuplo delle partenze rispetto a un anno fa, lasciando intendere che sta facendo la sua parte.

Il nuovo picco di arrivi ha innescato anche un nuovo dibattito sul ruolo dei giornali britannici – soprattutto dei tabloid conservatori come il Daily Mail – nell’alimentare paure e tensioni sui principali temi di attualità, fra cui l’immigrazione.

Ma in queste settimane gli attivisti che si occupano di accoglienza e il Partito Laburista hanno criticato anche due media rispettabili come BBC News e Sky News per alcuni servizi realizzati nel canale della Manica, inseguendo alcuni gommoni con a bordo gruppi di migranti. «Dovremmo assicurarci che le persone che attraversano la Manica non anneghino, al posto di riprenderle come se fosse un grottesco reality show», ha detto la deputata Laburista Zarah Sultana.

Sia BBC News sia Sky News hanno respinto le accuse. Un portavoce di Sky News ha spiegato che gli arrivi via mare «sono una storia importante, dato che il governo ha annunciato che devono essere gestiti con uno sforzo militare, e continueremo a occuparcene in maniera umana e responsabile».