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  • Martedì 30 giugno 2020

La TV di news che piace tantissimo a Trump

Molto più di Fox News: si chiama One America News, è smaccatamente filopresidenziale e sta diventando sempre più influente

Graham Ledger di OAN.
Graham Ledger di OAN.

C’è un network televisivo statunitense che sostiene il presidente Donald Trump molto più di Fox News, e che trasmette continuamente notizie false e teorie complottiste di estrema destra: si chiama One America News Network, e a Trump piace tantissimo. È un canale di notizie molto più piccolo di CNN, MSNBC e Fox News, ma i suoi giornalisti sono trattati con grande riguardo da Trump nelle sue conferenze stampa, e i suoi programmi sono spesso lodati nei tweet del presidente. E per questo sta diventando sempre più noto e influente.

OAN ha fatto parlare di sé specialmente negli ultimi mesi, per la sua copertura dell’epidemia da coronavirus negli Stati Uniti e delle proteste contro il razzismo della polizia cominciate un mese fa: notizie raccontate con un taglio smaccatamente a favore di Trump. Nelle conferenze stampa alla Casa Bianca, da un po’ di tempo, Trump sembra applicare una palese preferenza nei confronti di Chanel Rion, la corrispondente di OAN, a cui dà la parola spessissimo per le domande. Mentre l’accesso alla sala stampa era contingentato per via del distanziamento fisico, ad aprile, Rion ha continuato a presentarsi anche nei giorni in cui OAN non era di turno, sostenendo di avere un invito personale della portavoce di Trump.

OAN è stata fondata nel 2013 da Robert Herring, un ricco imprenditore del settore tecnologico che nel 2000, passando le notti a guardare la televisione per via della sua insonnia, decise di fondare una società nel settore dei media. Dopo aver messo in piedi una tv di intrattenimento rivolta specialmente ai ricchi – e chiamata non a caso Wealth TV (tipo TV Ricchezza) – Herring decise di espandere la sua azienda, che aveva praticamente una conduzione familiare, aprendo un secondo canale dedicato alle news. OAN venne proposto come alternativa ai grandi network televisivi e come offerta aggiuntiva rispetto a Fox News per i telespettatori conservatori. Con l’ingresso di Trump in politica, OAN ha iniziato a sostenerlo apertamente, con argomenti sfacciatamente pretestuosi e parziali.

Durante la campagna elettorale del 2016 – quando OAN fu il primo canale a trasmettere integralmente i comizi di Trump – e nelle prime fasi della presidenza, Herring diede istruzione ai suoi giornalisti di minimizzare le notizie sulle interferenze russe e in generale di stare alla larga dai guai di Trump, ha scritto il Washington Post citando vari dipendenti del network.

Questo approccio spregiudicato ha funzionato: OAN si è fatto notare sempre di più ed è entrato nelle grazie di Trump, che dedica al network frequenti complimenti su Twitter. La passione di Trump per OAN è cresciuta soprattutto da quando si è disinnamorato di Fox News, il seguitissimo network di destra che è stato e che è ancora il principale punto di riferimento tra i media dei Repubblicani, ma che da un po’ è criticato dall’area più radicale del partito, secondo cui in sostanza i programmi dell’emittente sarebbero diventati troppo moderati (anche soltanto per il fatto che i suoi sondaggi, come tutti gli altri, danno Trump in grande difficoltà contro Biden). Questo spostamento nelle preferenze di Trump non è una ricostruzione dei retroscenisti americani, o una lettura tra le righe dei suoi tweet, ma è anzi stata manifestata piuttosto apertamente.

Herring ha una grande influenza sui contenuti editoriali di OAN, hanno raccontato diversi dipendenti al Washington Post. Il network dice di voler separare i fatti dalle opinioni, e dedica per questo le ore serali della programmazione a due programmi di approfondimento: The Daily Ledger condotto da Graham Ledger e Tipping Point da Liz Wheeler. Soprattutto Ledger  è un personaggio, come ha raccontato di recente il comico John Oliver nel suo Tonight Show.

OAN dice di arrivare in 35 milioni di case: significativamente meno di quelle raggiunte per esempio da Fox News, intorno ai 90 milioni. Ma le attenzioni di Trump su Twitter danno ampia circolazione alle notizie riportate dal network, che spesso sono false e complottiste. Negli anni OAN ha negato gli attacchi chimici del regime di Bashar al Assad in Siria, ha falsamente sostenuto che la California avesse vietato la Bibbia, ha diffuso bufale sul filantropo George Soros, e durante l’epidemia di coronavirus ha riportato la teoria secondo cui il virus sarebbe stato creato in un laboratorio in North Carolina.

Dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, OAN ha raccontato con toni duri e critici le proteste – Ledger in passato aveva definito Black Lives Matter «un’organizzazione criminale» – e ha anche sostenuto che l’anziano attivista Martin Gugino, spintonato violentemente dalla polizia a Buffalo in un video diventato virale, fosse un «provocatore ANTIFA». Non era vero: il giornalista che lo raccontò, l’ex inviato del network governativo russo Sputnik News Kristian Rouz, non citò nessuna prova. Ma quel video, come successo in tante altre occasioni, era stato visto da Trump, che l’aveva segnalato subito su Twitter ai suoi 80 milioni di followers chiedendo direttamente al network se l’intero episodio potesse essere una messinscena.

Attualmente OAN è distribuito via satellite dal provider DirectTV, che è di proprietà della multinazionale delle comunicazioni AT&T. Sembra che l’accordo tra OAN e DirectTV, cominciato nel 2017, debba finire nel 2021: che venga rinnovato o no, Herring Networks vorrebbe fare accordi con altri provider di tv via cavo per espandere il proprio pubblico. Ma è complicato, ha spiegato Bloomberg, proprio perché le attenzioni di Trump lo hanno reso un canale controverso e verso il quale altri provider come Charter e Comcast sono diffidenti. Di recente Trump ha dedicato un tweet proprio a questo tema, sostenendo che tutti i provider dovrebbero trasmettere OAN.