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  • Giovedì 25 giugno 2020

Cosa ci sta dicendo la Serie A

Il campionato è infine ricominciato con tanti gol, poche vittorie in casa, parecchi infortuni e alcune cose che non sembrano essere cambiate, come l'Atalanta

Il gol di Robin Gosens in Atalanta-Lazio (Giuseppe Zanardelli/LaPresse)
Il gol di Robin Gosens in Atalanta-Lazio (Giuseppe Zanardelli/LaPresse)

La prima giornata completa della Serie A dopo la ripresa della stagione si è conclusa mercoledì sera. Nel silenzio degli stadi senza pubblico, tra le urla di giocatori e allenatori in un calcio a cui non siamo ancora abituati, si sono segnati 32 gol in dieci partite, numero che ha fatto rientrare la 27ª giornata fra le prime venti con più gol nella storia del campionato italiano. Senza pubblico, il cosiddetto “fattore campo” sembra essere sparito o quasi: ci sono state soltanto tre vittorie in casa.

Nel loro complesso i risultati della 27ª giornata hanno favorito innanzitutto la Juventus, che ha vinto 2-0 a Bologna nonostante debba ancora risolvere dei problemi evidenti: su tutti, uno stile di gioco che deve prendere ancora forma, complice una squadra che avrebbe bisogno di aggiustamenti, e le difficoltà dei meccanismi in attacco, formato da alcuni dei migliori giocatori in circolazione ma poco prolifico, come hanno dimostrato le due recenti partite di Coppa Italia concluse senza reti. Le sue dirette avversarie, tuttavia, le hanno dato una grossa mano.

La Lazio, fino a ieri seconda in classifica a un solo punto di distanza, si è fatta recuperare due gol di vantaggio dall’Atalanta, subendo poi il gol della sconfitta a dieci minuti dal termine. L’Inter invece ha perso in modo ingenuo l’occasione di riportarsi a sei punti dal primo posto. Contro il Sassuolo – una squadra che sa giocare a tratti un calcio brillante – la squadra di Conte ha pagato i cambi fatti nella formazione titolare rispetto alla vittoria contro la Sampdoria e probabilmente l’atteggiamento sbagliato di alcuni giocatori in campo. Errori e disattenzioni come il gol incredibilmente sbagliato a porta vuota da Roberto Gagliardini hanno infatti permesso al Sassuolo di pareggiare a San Siro con soli tre tiri in porta.

La disperazione di Antonio Conte dopo il gol sbagliato da Gagliardini (LaPresse/Fabio Ferrari)

Nelle altre partite disputate vanno sottolineati alcuni risultati. Per l’Atalanta la sospensione non sembra esserci mai stata, a giudicare dai suoi ritmi di gioco e dal numero incredibilmente alto di gol che continua a segnare: sette nelle due partite giocate dalla ripresa e 77 complessivi in questa stagione, nuovo record nella storia del club quando mancano ancora undici giornate alla fine del campionato.

La Roma è invece riuscita a battere in rimonta la Sampdoria nonostante avesse disputato la sua ultima partita 115 giorni prima, a differenza degli avversari, in campo domenica scorsa contro l’Inter. La vittoria è stata possibile grazie a due bellissimi gol del suo centravanti e capitano Edin Dzeko, ora al quinto posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della società.

Edin Dzeko (Alfredo Falcone/LaPresse)

A seguire Atalanta e Roma al sesto posto c’è poi il Napoli, che mercoledì sera ha battuto in trasferta il Verona, una delle migliori e più ostiche squadre del campionato. La vittoria è stata tutto sommato netta e sembra che Gattuso possa ancora risollevare la squadra in campionato dopo la vittoria della Coppa Italia contro la Juventus. Dietro il Napoli, il Milan ha vinto nettamente a Lecce ma in classifica è ancora circondato da Verona e Parma e più a distanza dal Cagliari, tre squadre che probabilmente proveranno a ottenere una qualificazione alle coppe europee fino a quando sarà loro possibile.

Per quanto riguarda la zona retrocessione, cinque delle ultime sei classificate hanno perso: soltanto il Brescia, ancora in ultima posizione, ha guadagnato un punto pareggiando a Firenze.

  1. Juventus 66
  2. Lazio 62
  3. Inter 58
  4. Atalanta 54
  5. Roma 48
  6. Napoli 42
  7. Milan 39
  8. Parma 39
  9. Verona 38
  10. Cagliari 35
  11. Bologna 34
  12. Sassuolo 33
  13. Fiorentina 31 
  14. Torino 31
  15. Udinese 28
  16. Sampdoria 26
  17. Genoa 25
  18. Lecce 25
  19. Spal 18
  20. Brescia 17

La prossima giornata inizia già venerdì sera con Juventus-Lecce e tra le sue partite più importanti avrà Lazio-Fiorentina, Milan-Roma e Parma-Inter. La frequenza con la quale le squadre scenderanno in campo – ogni tre giorni circa – da qui ai primi di agosto renderà tutto più aperto e imprevedibile. Quasi tutte le squadre del campionato, per esempio, stanno già avendo grossi problemi con gli infortuni causati da un così lungo periodo di inattività: la Juventus ha finito i terzini di ruolo, l’Inter è senza il regista e due centrocampisti, al Milan mancano centravanti, alla Lazio mancano titolari in ogni reparto e il Brescia ha mezza difesa acciaccata.

– Leggi anche: Il calendario della Serie A a giugno