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  • Venerdì 8 maggio 2020

Il piano di riapertura dell’Australia

Prevede 3 fasi che saranno gestite dai singoli stati, nella speranza che si concluda tutto entro luglio

Il primo ministro australiano Scott Morrison presenta il piano in tre fasi per allentare le restrzioni, Canberra, 8 maggio 2020
(Rohan Thomson/Getty Images)
Il primo ministro australiano Scott Morrison presenta il piano in tre fasi per allentare le restrzioni, Canberra, 8 maggio 2020 (Rohan Thomson/Getty Images)

Il primo ministro australiano Scott Morrison ha presentato un piano in tre fasi per l’allentamento delle restrizioni per contenere il contagio da coronavirus in Australia. Il piano è stato approvato dal governo federale e saranno poi i singoli stati e territori a decidere quando passare da una fase all’altra in base alle condizioni epidemiologiche; Morrison ha detto che si augura che possa essere completato entro luglio. In Australia i morti risultati positivi al coronavirus sono 97 e i casi accertati positivi sono 6.912, di cui oltre 6.000 sono stati ricoverati in ospedale.

La fase 1 consentirà di incontrare parenti e amici e una prima apertura di negozi, scuole e strutture sportive. Il distanziamento fisico sarà meno stringente e permetterà incontri fino a 10 persone in pubblico e fino a 5 ospiti in casa. Si potranno celebrare matrimoni con 10 invitati, oltre agli sposi e all’officiante; ai funerali al chiuso potranno partecipare fino a 20 persone, 30 se all’aperto. Sarà possibile organizzare cerimonie religiose con fino a 10 persone.

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Chi potrà lavorare da casa dovrà continuare a farlo mentre tutti i negozi dovranno organizzare un piano per riaprire in sicurezza. Potranno riaprire i negozi al dettaglio e le case d’aste, sempre con un massimo di 10 partecipanti. Anche i bar e i ristoranti potranno ospitare fino a 10 clienti, dovendo garantire 4 metri quadrati a cliente. Parrucchieri e barbieri potranno riaprire ma dovranno registrare i contatti dei clienti per poterli eventualmente rintracciare. Resteranno chiuse le palestre, i cinema, gli stadi, le gallerie d’arte, i musei, gli zoo, i pub, le sale giochi, gli strip club, i bordelli, i saloni per massaggio, gli estetisti, le sanue e i tatuatori.

I bambini torneranno a scuola e saranno riaperti i parchi gioco, le università consentiranno gli insegnamenti di persona, dove possibile. Anche se le palestre resteranno chiuse, alcune strutture sportive all’aperto verranno riaperte, come i parchi per fare skating e i campi da golf.

Le frontiere tra gli stati australiani resteranno chiuse ai turisti ma sarà consentito spostarsi all’interno dello stesso stato, anche per motivi di piacere: gli ostelli e gli hotel potranno riaprire, mentre i campeggi potrebbero restare chiusi in alcune zone.

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La fase 2 non sarà molto diversa dalla fase 1, con la differenza che il limite di persone che si potranno incontrare in pubblico sarà portato a 20. Non ci sono invece direttive su quante persone sarà possibile ospitare a casa, ma saranno gli stati e le singole regioni a stabilirlo.

I bar e i ristoranti potranno ospitare fino a 20 clienti, ai matrimoni e alle funzioni religiose potranno partecipare fino a 20 persone, ai funerali fino a 50. I saloni estetici, i centri massaggio e i tatuatori potranno ospitare fino a 20 clienti alla volta, sempre registrandone i contatti per poterli eventualmente rintracciare. Anche gli sport all’aperto si potranno fare con un massimo di 20 persone. Riapriranno le piscine, rispettando alcune norme di sicurezza, e così i cinema, le gallerie d’arte, gli stadi e gli zoo. Rimarranno chiusi i pub, i casinò e i night club.

Non ci sono indicazioni sulla possibilità di viaggiare tra gli stati per turismo ma è probabile che saranno i singoli stati a decidere.

La fase 3 è la meno dettagliata di tutte e, ha detto Morrison, «diventerà più chiara man mano che proseguiremo nelle prime due fasi». L’idea è che sia il momento del ritorno alla normalità, pur mantenendo qualche accortezza, per esempio limitando gli incontri pubblici a 100 persone.

Ristoranti, bar, case d’aste, cinema, potranno quindi ospitare fino a 100 clienti, anche se i bar e i ristoranti al chiuso dovranno garantire un metro quadro a cliente. In generale, ha detto Morrison, «la maggior parte delle persone tornerà al lavoro». Le difficoltà principali potrebbero arrivare dagli spostamenti tra gli stati: Morrison ha detto che saranno i singoli stati e territori a decidere.

I primi ministri degli stati australiani hanno accolto favorevolmente il piano e alcuni hanno già annunciato come intendono attuarlo. Il primo ministro della Tasmania, Peter Gutwein, ha detto che allenterà le restrizioni dal 18 maggio e che, come indicato dal piano, consentirà gli incontri all’aperto fino a 10 persone e riaprirà gradualmente le scuole. Nel South Australia, la fase 1 inizierà invece l’11 maggio, e prevederà anche la riapertura anticipata dei campeggi.

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