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  • Mercoledì 15 aprile 2020

Il governo polacco ha violato le sue stesse restrizioni per il coronavirus

Diversi politici hanno partecipato a una cerimonia per ricordare l'incidente aereo in cui morì il presidente Lech Kaczyński, al centro di molte teorie complottiste

(AP Photo/Czarek Sokolowski)
(AP Photo/Czarek Sokolowski)

Alcuni giorni fa il governo polacco, guidato dal partito di destra radicale Diritto e Giustizia, ha violato le sue stesse restrizioni per il coronavirus. Nonostante il divieto di tenere manifestazioni pubbliche, una decina di membri del governo ha partecipato a una cerimonia per ricordare i dieci anni dell’incidente aereo che il 10 aprile 2010 a Smolensk, in Russia, causò la morte di Lech Kaczyński, il presidente polacco in carica, e di altre 95 persone.

(AP Photo/Czarek Sokolowski)

L’incidente aereo è ricordato ancora oggi come uno degli eventi più traumatici della storia recente polacca, e soprattutto ha costruito un pezzo importante dell’identità di Diritto e Giustizia. Per anni Jarosław Kaczyński, fratello gemello di Lech e capo del partito, ha condotto una marcia mensile per ricordare l’incidente e soprattutto fatto circolare diverse teorie complottiste, mai dimostrate. Le indagini parlarono di un errore umano, ma Kaczyński e i suoi sostenitori non hanno mai creduto alla versione ufficiale e hanno parlato di esplosioni a bordo, errori intenzionali dei controllori di volo o trame dell’allora presidente del Consiglio polacco, il centrista Donald Tusk.

Venerdì 10 aprile diversi membri del partito e del governo – fra cui il primo ministro Mateusz Morawiecki – hanno assistito senza particolari protezioni o precauzioni alla deposizione di una corona celebrativa da parte di Jarosław Kaczyński al monumento che ricorda l’incidente, situato a Varsavia. Alla cerimonia non era presente il pubblico, ma c’erano comunque parecchi poliziotti in servizio per garantire la sicurezza dei partecipanti.

(AP Photo/Czarek Sokolowski)

Le opposizioni hanno criticato l’opportunità di celebrare l’anniversario. Jan Grabiec, deputato e portavoce del partito centrista Piattaforma Civica, ha detto che «sicuramente c’era un altro modo per ricordare l’anniversario seguendo le regole che tutti i polacchi sono tenuti a rispettare». Un altro parlamentare di opposizione, Cezary Tomczyk, ha ricordato che un parrucchiere ha ricevuto una multa di più di duemila euro per avere aperto il negozio per uno dei suoi clienti: «che tipo di esempio stiamo dando?», ha chiesto Tomczyk.

Un portavoce del governo ha risposto alle critiche sostenendo che le cerimonie di questo tipo fanno parte dei compiti del governo e che perciò «non sono vietate». Il portavoce ha aggiunto che i ministri si incontrano spesso di persona, anche durante le restrizioni.

Al momento in Polonia sono stati accertati 7.202 casi di coronavirus, e 263 morti collegate.