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  • Mercoledì 8 aprile 2020

Ora Trump dice che l’OMS è «filo-cinese»

E ha dunque minacciato di sospenderne i finanziamenti

Donald Trump durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, 7 aprile 2020
(Chip Somodevilla/Getty Images)
Donald Trump durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, 7 aprile 2020 (Chip Somodevilla/Getty Images)

Dopo aver incolpato nelle ultime settimane l’amministrazione Obama, la Cina, i giornalisti, i governatori, General Motors e gli ospedali per i problemi nella gestione del contagio da coronavirus negli Stati Uniti, martedì 7 aprile il presidente Donald Trump ha criticato anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, minacciando di sospenderne i finanziamenti e sostenendo che pur essendo in gran parte finanziata dagli Stati Uniti abbia avuto un’attenzione particolare per la Cina.

Durante la conferenza stampa quotidiana alla Casa Bianca, Trump ha prima detto che i finanziamenti all’OMS sarebbero stati «sospesi»; dopodiché, rispondendo alla domanda esplicita di un giornalista, si è contraddetto dicendo: «Non ho detto che lo farò».

La principale accusa di Trump è che l’organizzazione avrebbe dato in ritardo l’allarme, giudicando «inefficace nella maggior parte delle situazioni limitare la circolazione di persone e merci», come invece deciso dal presidente americano nei confronti della Cina lo scorso 31 gennaio. L’OMS, dal canto suo, nelle ultime settimane ha criticato il mantenimento dei dazi durante la pandemia e rifiutato qualsiasi «stigmatizzazione o discriminazione», facendo riferimento all’abitudine di Trump di parlare di «virus cinese» fino a pochi giorni fa. Alle limitazioni dei viaggi Trump non aveva fatto seguire adeguate misure di contenimento interne, minimizzando il coronavirus e paragonandolo all’influenza ancora a metà marzo, dopo aver svuotato fin dall’inizio del suo mandato gli uffici governativi che avrebbero dovuto occuparsi del contenimento della pandemia.

«Non chiudere i confini con la Cina, non farlo», ha detto Trump, parafrasando la dichiarazione dell’OMS e accusando l’organizzazione di «non aver visto» l’epidemia quando era stata individuata per la prima volta a Wuhan, in Cina. «Non l’hanno vista. Non l’hanno segnalata». Su Twitter, poi, Trump ha anche accusato l’OMS di essere «molto filo-cinese».

«L’OMS ha davvero fallito. Pur essendo finanziata in gran parte dagli Stati Uniti, per qualche ragione è molto filo-cinese. Controlleremo attentamente. Fortunatamente ho respinto molto presto il loro consiglio di tenere aperti i nostri confini alla Cina. Perché dare un consiglio così sbagliato?».

In realtà gli Stati Uniti non hanno mai chiuso i voli da e verso la Cina, ma li hanno limitati concentrandoli solo su alcuni aeroporti. Chiunque provenisse dalla Cina era comunque libero di arrivare negli Stati Uniti facendo uno scalo in un altro paese – e quindi non rendendosi tracciabile – che è la ragione per cui l’OMS consigliava sorveglianza attenta ma non divieti. Il bilancio dell’OMS è di circa 6 miliardi di dollari, che provengono dai paesi membri di tutto il mondo. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno contribuito con circa 553 milioni di dollari, circa il 10 per cento dei finanziamenti totali. Una sospensione potrebbe dunque avere conseguenze molto pesanti.