And the Oscar forse goes to

Le previsioni su chi potrebbe vincere gli Oscar, in un anno in cui il film favorito non ha nemmeno un attore o un'attrice candidati

(Kevork Djansezian/Getty Images)
(Kevork Djansezian/Getty Images)

Nella notte tra domenica e lunedì ci sarà la 92ª cerimonia di premiazione degli Oscar, che come l’anno scorso sarà senza presentatore e che come ogni anno durerà diverse ore, probabilmente troppe. Nel corso della serata verranno assegnati 24 premi in base al voto di più di ottomila membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, e anche se la maggior parte delle persone si dimenticherà della maggior parte dei premi in pochissime ore, lunedì mattina se ne parlerà per qualche ora.

Negli ultimi anni si è capito come fare previsioni in genere piuttosto accurate, basandosi su tre cose: l’analisi di altri importanti premi cinematografici che precedono gli Oscar, le quote degli scommettitori e gli esempi forniti dalle edizioni passate, perché i film cambiano ogni anno, ma la maggior parte dei votanti no. Abbiamo quindi ripassato come andò negli ultimi anni, guardato cosa dicono i due più importanti siti americani di cinema – Variety e Hollywood Reporter – e analizzato le quote dei principali siti di scommesse. Qui avanti ci sono tutte le previsioni.

Miglior film
È l’unica categoria con nove film (è così da qualche anno, per aggiungere un po’ di incertezza alla competizione) ed è la più difficile, per via del numero di candidati, ma soprattutto perché il voto per il miglior film ha regole e meccanismi peculiari. Per votare i membri dell’Academy mettono infatti i film candidati in ordine di preferenza, dal primo all’ultimo. Una volta ottenuti tutti i voti (le votazioni sono chiuse dal 4 febbraio), si guarda quindi se c’è un film che è stato il preferito (cioè il primo della lista) per almeno metà di loro. Se è così, vince quel film. Se così non è, si guarda quale film, tra i nove, ha ottenuto meno preferenze, e si elimina quel film: poi si guardano i film che erano al secondo posto sulle schede in cui il film eliminato era al primo e si prova a cercare un film primo per almeno la metà di votanti e si procede con lo stesso sistema fino a che non lo si è trovato. Insomma: per vincere un film non deve essere solo il preferito di un po’ di votanti, deve essere uno dei preferiti di tanti.

Detto questo, il chiaro favorito per la vittoria è 1917, perché è ritenuto un film non particolarmente divisivo (magari non primo per tantissimi, ma probabilmente sul podio di molti), perché i film di guerra storicamente piacciono all’Academy e, soprattutto, perché ha vinto il premio più importante ai Golden Globe, ai Bafta (gli “Oscar del Regno Unito”), ai PGA e ai DGA (i premi dei sindacati dei produttori e dei registi). Se non dovesse vincere 1917, si parla di buone possibilità per il film sudcoreano Parasite. I due, tra i restanti sette, che si pensa possano realisticamente avere qualche altra possibilità sono C’era una volta…a Hollywood e Joker.

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Miglior regia
Da qui in poi è più facile, perché per vincere basta prendere un voto in più del secondo. Sembra che quello con più possibilità di farlo sia Sam Mendes, regista di 1917, già vincitore dell’Oscar vent’anni fa, da regista debuttante. L’Hollywood Reporter e la maggior parte dei siti di scommesse vedono favorito Mendes (anche perché ha vinto ai DGA e in oltre 70 anni è successo solo 7 volte che chi vincesse lì poi non vincesse il premio per la miglior regia). 1917 ha inoltre una regia peculiare e insolita, qualità che in genere tendono a essere premiate. Variety ritiene invece che il favorito per questo premio sia il sudcoreano Bong Joon Ho, per Parasite. C’è infatti chi pensa che possa succedere quanto successe l’anno scorso, quando un film (Green Book) vinse il premio più importante e il film straniero che era considerato il principale sfidante (Roma) vinse, tra gli altri, i premi per la regia e per il miglior film straniero.

Bisogna sempre tenere a mente, però, che chi vota lo fa da solo, senza sapere il voto degli altri, e che calcoli di questo tipo sono complicati, quando si parla di migliaia di votanti.

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Le migliori attrici e i migliori attori, protagonisti e non
Per quanto riguarda il miglior attore protagonista, ci sono davvero pochi dubbi sul fatto che il premio andrà a Joaquin Phoenix: perché ha vinto molti premi nelle settimane di avvicinamento agli Oscar e perché la sua interpretazione in Joker è di certo quello che più salta all’occhio e si fa ricordare in un film che ai membri dell’Academy è evidentemente piaciuto, viste le 11 nomination.

Il discorso è in parte simile per Renée Zellweger, protagonista di Judy: ha vinto anche lei molti premi di avvicinamento, ma per un film che ha preso in tutto solo due nomination, e non è nemmeno tra i nove candidati a miglior film. Motivo per cui per il premio di miglior attrice protagonista l’Hollywood Reporter lascia una porticina aperta anche a Scarlett Johansson, per il suo ruolo in Storia di un matrimonio.

Tra i non protagonisti, i chiari favoriti sono Laura Dern e Brad Pitt, rispettivamente per Storia di un matrimonio e C’era una volta…a Hollywood. Ci sono buone possibilità, quindi, che i quattro premi per la recitazione vadano a quattro film diversi. Ed è certo – perché non sono nemmeno in nomination – che nessun attore di 1917, il film favorito per l’Oscar al miglior film, vincerà un premio per la recitazione. E succederebbe la stessa cosa se a vincere l’Oscar per il miglior film dovesse essere Parasite. Nella storia degli Oscar è successo solo 11 volte che un film senza attori o attrici candidate diventasse il miglior film: l’ultima volta con The Millionaire.

Le sceneggiature
Per la migliore sceneggiatura originale è davvero difficile dire se il film favorito sia ParasiteC’era una volta…a Hollywood, ma sembra piuttosto certo che a vincere sarà uno di questi due. E si parla di una sfida a due anche per la miglior sceneggiatura non originale: tra Jojo Rabbit e Piccole donne, che ha vinto il premio del sindacato degli sceneggiatori, solitamente molto attendibile per fare previsioni sugli Oscar.

Gli altri premi per i film
Ci sono davvero pochissimi dubbi sul fatto che 1917 vincerà il premio per la miglior fotografia (realizzata da Roger Deakins). Ce ne sono invece molti su chi potrebbe vincere la migliore scenografia, soprattutto tra C’era una volta…a Hollywood, 1917 e Parasite. Discorso simile per il montaggio, che potrebbe essere l’unico premio per Le Mans 66 – La grande sfida

Per gli effetti speciali sembrano essere in corsa gli effetti, tra loro molto diversi, di 1917, Avengers: Endgame e The Irishman. Favorito per il trucco è Bombshell, mentre Piccole donne lo è per i costumi. Ci si aspetta che i due premi per il sonoro vadano a 1917, mentre i favoriti per la migliore canzone e la miglior colonna sonora sono “Love me again” (quindi Rocketman) e Joker.

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Gli altri film
C’è grande indecisione, tra chi fa le previsioni, su quale sarà il miglior film d’animazione – tra Toy Story 4 o Klaus – e su quale sarà il miglior documentario, tra American Factory e For Sama. Quasi nessun dubbio, invece, sul fatto che Parasite vincerà il premio per il miglior film internazionale.

Tra i film corti – di finzione, documentari e d’animazione – i tre titoli più papabili (oscarabili?) sono IkhwèneLearning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl) e Hair Love. Ma in queste categorie, così come in tutte le altre, si tratta sempre di persone che votano film in parte in base ai gusti personali, e in certi casi senza nemmeno averli visti tutti. Sono previsioni, non sempre ci si prende.

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Tornando ai film lunghi, si può dire, con considerevoli possibilità di prenderci, che molte cose lasciano pensare a una serata che finirà con molti film che riceveranno pochi premi. Anche se 1917, il film favorito in più categorie, dovesse vincere tutti i premi per cui è favorito, non andrebbe oltre i 5-6.