• Mondo
  • Sabato 21 dicembre 2019

In Australia continuano i grandi incendi

Proseguono da settimane nei dintorni di Sydney: per precauzione le autorità statali hanno chiesto ai cittadini di non mettersi in viaggio sotto Natale

Vigili del fuoco al lavoro a Bilpin, nelle Blue Mountains (ANSA/ EPA/DAN HIMBRECHTS)
Vigili del fuoco al lavoro a Bilpin, nelle Blue Mountains (ANSA/ EPA/DAN HIMBRECHTS)

Da settimane continuano a divampare decine di grandi incendi in Australia, e in particolare nello stato del New South Wales, dove si trova Sydney, la città più popolosa del paese. Al momento gli incendi più vasti e pericolosi sono tre, tutti nelle zone boschive che circondano Sydney: a Currowan, Gospers Mountain e Upper Turon Rd, a Palmers Oaky. Gli incendi sono stati causati da una combinazione di diversi fattori, tra cui le altissime e anomale temperature di questi giorni in Australia, i bassi livelli di umidità e i forti venti.

Da giorni circa 10mila vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere gli incendi in tutto lo stato, e due di questi giovedì sono morti in un incidente stradale mentre cercavano di raggiungere la zona di un intervento. In tutto si stima che nel corso degli ultimi mesi a causa degli incendi siano bruciati circa 7 milioni di ettari di terreno, e che 10 persone siano morte. Secondo quanto comunicato dai vigili del fuoco, i roghi proseguiranno con questa intensità fino a Natale, e le autorità locali hanno chiesto ai cittadini di rimanere lontani dalle zone coinvolte negli incendi e di non mettersi in viaggio. Sempre a causa degli incendi diverse strade sono state chiuse al traffico, e anche i treni hanno subìto rallentamenti.

Questa settimana gli incendi hanno portato anche a diverse critiche nei confronti del primo ministro Scott Morrison, che ha dovuto chiedere pubblicamente scusa per essere andato in vacanza negli Stati Uniti proprio mentre gli incendi divampano ancora più intensamente nel New South Wales. Morrison, che si trovava alle Hawaii con la sua famiglia, ha spiegato di aver anticipato a questa settimana le sue vacanze natalizie perché a gennaio sarà impegnato in viaggi istituzionali in India e Giappone.

L’assenza di Morrison in questi giorni è stata collegata dai suoi detrattori all’inattività del governo nell’affrontare la crisi che sta interessando l’Australia. Da settimane ci sono circa 100 grandi incendi boschivi nella regione del New South Wales, che hanno bruciato oltre 450mila ettari di terreno. Gli incendi sono stati favoriti dal clima particolarmente caldo in Australia, dove è ormai estate.

Mercoledì è stato il giorno più caldo mai registrato in Australia, con una temperatura media nazionale di 41,9 °C: il record precedente, di 40,9 °C, era stato stabilito soltanto il giorno prima. L’Australia è uno dei paesi che più stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico: nove dei dieci anni più caldi nella sua storia sono stati registrati dal 2005 a oggi. Morrison e i membri del suo governo in questi giorni hanno sempre evitato di attribuire al cambiamento climatico la causa degli incendi e del caldo anomalo.