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  • Martedì 10 dicembre 2019

Queste maglie porteranno il baseball fuori dagli Stati Uniti?

Lo spera la Major League, che ha presentato le nuove divise dello storico accordo con Nike, parte di un grosso progetto di espansione

Boston Red Sox
La nuova divisa Nike dei Boston Red Sox (Nike)

Nella stagione di Major League da poco passata si sono festeggiati i 150 anni del baseball professionistico nordamericano, il più antico dei tre principali sport statunitensi. Il campionato è stato vinto da Washington per la prima volta in 95 anni nelle finali contro i favoriti Houston Astros, poi coinvolti in uno scandalo sotto indagine che probabilmente avrà serie ripercussioni. In attesa di capire quali saranno le conseguenze dello scandalo sul campionato, in questi giorni si è già vista una novità della prossima stagione, con la presentazione delle nuove divise realizzate per la prima volta da Nike. L’azienda di Portland non ha perso tempo e già nel primo dei dieci anni di fornitura previsti dal contratto ha applicato il suo logo sul petto di ogni divisa, dove nessuno lo aveva mai fatto prima.

L’inizio della collaborazione tra MLB e Nike ha concluso dopo quindici anni la sponsorizzazione di Majestic Athletic, azienda sportiva americana attiva come fornitrice del campionato fin dagli anni Ottanta. Majestic era solita applicare il suo logo sulla manica — spesso anche confondendolo con i colori delle squadre — in segno di rispetto e omaggio alle iconiche divise del baseball. La necessità di rendere più globale il baseball, tuttavia, aveva spinto la Major League a non rinnovare il contratto con Majestic, in quanto azienda poco presente al di fuori degli Stati Uniti, per iniziare una nuova collaborazione con Under Armour, marchio fondato nel 1996 e in grande espansione. L’accordo però non venne concluso, dando il via libera al contratto decennale con Nike, che dal 2020 sarà quindi fornitrice ufficiale delle tre maggiori leghe sportive nordamericane: NFL (football), NBA (basket) e MLB

Con le presenze in calo negli stadi e un giro d’affari secondo solo al football, ma da tempo in fase stagnante, nei piani del commissario della lega Rob Manfred, Nike dovrebbe diventare uno dei principali veicoli per l’esportazione del baseball fuori dal continente americano. Questo processo è iniziato anni fa, ben prima che lo facessero anche il football e il basket: da oltre vent’anni si giocano partite ufficiali di Major League in Messico, Giappone e Australia. Lo scorso giugno si sono disputate le prime due partite in Inghilterra, a Londra: non ci hanno giocato due squadre qualunque, ma i New York Yankees e Boston Red Sox, due tra le più famose. Il prossimo anno si sa già che toccherà ai Chicago Cubs e ai St.Louis Cardinals.

(Nike)

La Major League conta quindi di trarre grossi benefici in futuro dall’accordo con Nike, che a sua volta ha ottenuto il permesso di applicare il suo logo in una posizione molto visibile, simmetrica a quella degli stemmi delle squadre. Almeno fino al 2021 non sono previste novità per quanto riguarda i materiali e i disegni delle divise: nei primi due anni Nike si limiterà ai restyling di loghi e stemmi delle squadre utilizzando gli stessi materiali usati per le divise Majestic. Non è poi chiaro come cambierà la posizione  dell’altra azienda di abbigliamento partner della Major League, la New Era, che detiene la licenza per la produzione di cappellini e indumenti con i loghi delle trenta squadre.

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