• Mondo
  • Giovedì 7 novembre 2019

Una città americana ha tolto il nome di Martin Luther King da un viale

Era stato rinominato qualche mese fa, ma i residenti locali – in buona parte afroamericani – hanno votato per ripristinare il vecchio nome

Il cartello stradale che indicava il nuovo nome di Paseo Boulevard mentre veniva installato, lo scorso aprile. (AP Photo/Charlie Riedel, File)
Il cartello stradale che indicava il nuovo nome di Paseo Boulevard mentre veniva installato, lo scorso aprile. (AP Photo/Charlie Riedel, File)

A Kansas City in Missouri (esiste una Kansas City anche in Kansas, che fa parte della stessa area metropolitana) una strada che era stata intitolata a Martin Luther King nove mesi fa è stata cambiata di nome, riportato alla dicitura originale di Paseo Boulevard. La decisione, presa con un voto tra i residenti locali, ha provocato un acceso dibattito e ha in parte diviso la comunità afroamericana di Kansas City, in disaccordo su quale fosse il modo migliore per onorare la memoria del più importante leader del movimento per i diritti civili della storia statunitense, ucciso a Memphis nel 1968.

Paseo Boulevard è una importante strada che attraversa il centro di Kansas City da nord a sud, in una zona abitata prevalentemente da afroamericani, che come in molte altre città americane, spiega il New York Times, vivono ancora in zone piuttosto segregate rispetto alla popolazione bianca. Paseo Boulevard prende il nome da una strada di Città del Messico, e fino alla metà del Novecento rimase una delle poche aree dove gli afroamericani potevano vivere dignitosamente in città: per questo la comunità nera locale è affezionata al nome della strada e al suo significato storico, ha raccontato l’ex consigliera comunale Alissia Canady, tra le leader del movimento per ripristinare il vecchio nome del viale, e a sua volta afroamericana.

Fino a nove mesi fa Kansas City era una delle uniche tre città statunitensi tra le 50 più popolate a non avere una strada intitolata a King, insieme a San Jose in California e a Omaha in Nebraska. La questione venne quindi discussa al consiglio comunale, e si valutò se avesse più senso scegliere una strada in una zona abitata prevalentemente da bianchi o da neri: di solito, nel caso delle strade intitolate a King, le città scelgono la seconda opzione.

Una manifestazione dei sostenitori del ripristino del vecchio nome di Paseo Boulevard, alla chiesa battista di Paseo di Kansas City. (AP Photo/Charlie Riedel)

L’anno scorso Vernon P. Howard Jr., presidente della sezione locale della Southern Christian Leadership Conference, un’organizzazione fondata da King, raccolse le firme per chiedere di cambiare il nome di Paseo Boulevard in Martin Luther King Jr. Boulevard: la raccolta firme fallì, ma il consiglio comunale votò comunque per cambiare il nome alla strada, senza consultare le persone che ci vivevano come invece prevede un’ordinanza locale.

La decisione fu per questo contestata, e nacque un movimento che chiedeva di rinominare la strada con il vecchio nome, che ha raccolto oltre 2.800 firme. Secondo Howard il movimento è stato guidato da persone bianche ed era espressione di un «razzismo sistemico e strutturale», dovuto ai recenti interessi economici degli investitori che stanno approfittando della gentrificazione dell’area. Lui stesso, però, ha ammesso che tra chi voleva ripristinare il nome Paseo Boulevard c’erano anche molti afroamericani: secondo i dati diffusi dalla città, hanno votato a favore del vecchio nome il 65 per cento dei residenti.

Canady ha spiegato che c’è un diffuso orgoglio tra gli afroamericani che vivono sulla strada – che rappresentano la maggioranza dei residenti locali – per via della storia che si porta dietro. Per questo ha contestato la versione di Howard, sostenendo che fosse un tentativo dei leader neri di opporsi alla volontà dei proprietari neri delle case di Paseo Boulevard. Canady si è detta molto favorevole a intitolare una strada a King, scegliendone però una che non abbia una storia così importante per la comunità locale.