• Mondo
  • Sabato 2 novembre 2019

Tutte le 39 persone trovate morte in un camion in Inghilterra erano vietnamite

E non cinesi, come si era detto inizialmente: la notizia è stata confermata dalla polizia

Il primo ministro britannico Boris Johnson e il capo della polizia dell'Essex, Ben-Julian Harrington, a Grays, in Inghilterra (Stefan Rousseau - WPA Pool/Getty Images)
Il primo ministro britannico Boris Johnson e il capo della polizia dell'Essex, Ben-Julian Harrington, a Grays, in Inghilterra (Stefan Rousseau - WPA Pool/Getty Images)

La polizia della contea dell’Essex, in Inghilterra, ha detto venerdì che tutte e 39 le persone trovate morte lo scorso 23 ottobre nel rimorchio refrigerato di un camion a Grays, a est di Londra, erano di nazionalità vietnamita: inizialmente si era detto che fossero cittadini cinesi. La polizia dell’Essex ha detto di essere «in diretto contatto con alcune famiglie in Vietnam e nel Regno Unito», e con il governo vietnamita. L’ambasciata vietnamita a Londra ha aggiunto che l’identificazione delle persone morte non è ancora stata completata.

Secondo precedenti ricostruzioni della polizia, le persone morte erano rimaste intrappolate nel container a -25°C per almeno 10 ore. Il rimorchio era partito dal porto di Zeebrugge, in Belgio, ma la scoperta dei corpi era stata fatta nel Regno Unito.

L’autista del camion, il nordirlandese Maurice Robinson, si è presentato in tribunale lunedì per rispondere a diverse accuse, tra cui quella di omicidio colposo. È iniziato inoltre il procedimento contro il 22enne Eamonn Harrison, arrestato a Dublino dopo la diffusione di un ordine di arresto europeo e accusato di avere compiuto reati simili a quelli di Robinson. La polizia sta anche cercando due fratelli nordirlandesi, Ronan e Christopher Hughes, sospettati di omicidio colposo e traffico di esseri umani.

Intanto la polizia della provincia vietnamita di Ha Tinh ha annunciato che due persone sono state incriminate con l’accusa di «organizzare l’immigrazione illegale».