Giornata mondiale degli insegnanti: cos’è e perché si celebra oggi

Fu creata 25 anni fa dall'UNESCO e Google le ha dedicato il doodle di oggi

Oggi è la Giornata mondiale degli insegnanti, a cui Google ha dedicato un doodle. La Giornata mondiale degli insegnanti è una festa dell’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove l’educazione, la scienza e la cultura, insieme a Education International, la federazione internazionale che raggruppa le sigle sindacali degli insegnanti.

La giornata fu creata 25 anni fa, nel 1994, per commemorare la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’UNESCO sullo status di insegnante, avvenuta nel 1966, definita dall’agenzia la principale base di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti su scala mondiale.

In occasione di questa Giornata, oggi 5 ottobre l’Associazione Culturale “Network Arene di Roma” organizzerà alcuni eventi nell’ambito del “Roma Intercultural Festival”, nei quali verranno coinvolti docenti, scuole, rappresentanti della comunità, istituzioni e associazioni del territorio. La giornata di quest’anno è dedicata ai giovani insegnanti e al futuro di questa professione, un tema che rientra tra gli impegni dell’“Agenda 2030” per lo sviluppo sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite nel 2015, che si propone di promuovere un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e garantire opportunità di apprendimento permanente per tutti.

«Per raggiungere questo obiettivo – si legge nel comunicato dell’UNESCO – i sistemi educativi hanno bisogno di nuove idee su come reclutare, formare, incentivare e trattenere le menti più brillanti nelle classi del 21° secolo. […] I media e le nuove tecnologie devono essere usati per elevare la professione di insegnante e per dimostrare la sua importanza per i diritti umani, la giustizia sociale e il cambiamento climatico. I governi devono anche migliorare l’occupazione e le condizioni di lavoro. Questo è tanto più urgente data la carenza di giovani candidati per prendere il posto dei 48,6 milioni di insegnanti che probabilmente andranno in pensione nel prossimo decennio».