Chi era Herbert D. Kleber

Lo psichiatra protagonista del doodle di Google di oggi fu uno dei più importanti ricercatori nel settore del trattamento delle dipendenze da droghe

Lo psichiatra americano Herbert Kleber (1934-2018) in un video della Columbia University
Lo psichiatra americano Herbert Kleber (1934-2018) in un video della Columbia University

Herbert D. Kleber, lo psichiatra americano esperto sull’abuso di sostanze stupefacenti ricordato dal doodle di Google di oggi, morì circa un anno fa, il 5 ottobre 2018, a 84 anni. Dal 1968 al 1989 diresse l’unità sulla dipendenza da droghe dell’Università di Yale, per due anni e mezzo lavorò per l’amministrazione di George H. W. Bush, per ridurre il consumo di sostanze psicotrope e nel 1992 fondò insieme a Marian Fischman, ricercatrice e sua seconda moglie, la Substance Abuse Division della Columbia University di New York, uno dei centri più importanti per lo studio e la cura delle dipendenze.

Kleber era considerato uno dei più importanti esperti nel campo del trattamento delle dipendenze, che fu tra i primi ricercatori a studiare. Il suo interessamento per la materia arrivo un po’ per caso: nel 1964, a 30 anni, fu chiamato a prestare servizio nell’esercito. Era appena diventato medico e quindi si propose per lavorare nell’Ufficio per la salute pubblica, aspettandosi di finire a fare ricerca. Le cose però andarono diversamente perché fu mandato a lavorare nell’ospedale carcerario di Lexington, in Kentucky, noto per il trattamento delle dipendenze: vi erano detenute migliaia di persone dipendenti da droghe tra cui, a un certo punto, il trombettista jazz Chet Baker e lo scrittore William S. Burroughs.

Al suo ritorno da Lexington, Kleber era quindi considerato dagli altri medici un grande esperto di dipendenze, di cui all’epoca si sapeva ancora poco, e così dopo qualche titubanza iniziale decise che si sarebbe davvero specializzato in quel campo. Negli anni si occupò di sviluppare terapie che aiutassero le persone con una dipendenza a ridurre gli effetti dell’astinenza e a evitare le ricadute.

Negli anni Sessanta, nei confronti dell’uso di droghe, prevaleva ancora un atteggiamento moralista che attribuiva i problemi di dipendenza alle debolezze caratteriali dei pazienti. Con il suo lavoro Kleber rese lo studio delle dipendenze una vera e propria disciplina medica e nel corso della sua carriera riuscì a far crescere l’attenzione dei medici in questo campo e a ottenere fondi per le sue ricerche. Fu uno dei primi ricercatori a compiere studi approfonditi sulle dipendenze con un approccio scientifico.

Nel 1989 il presidente George H. W. Bush lo scelse per fare da vice a William J. Bennett, capo dell’Office of National Drug Control Policy, una divisione del governo che si occupa di indirizzare le politiche di contrasto alla diffusione delle droghe. Dopo due anni e mezzo però Kleber lasciò l’incarico per la frustrazione dei metodi con cui era organizzata la cosiddetta “guerra alla droga”: moltissimi fondi venivano stanziati per le forze di polizia e pochi ai programmi per il trattamento delle dipendenze. Nel 1992 raccontò al New York Times la sua esperienza così: «Mi ricorda quella vignetta in cui un re sbatte il suo pugno su un tavolo dicendo: “Se tutti i miei cavalli e i miei uomini non possono rimettere insieme i pezzi di Humpty Dumpty, allora c’è bisogno di più cavalli e più uomini”».