Huawei ha rifatto l’Europa in Cina

Le foto di uno dei suoi campus più famosi, costruito copiando intere architetture e palazzi europei

Un impiegato pulisce un corso d'acqua, 12 aprile
(Kevin Frayer/Getty Images)
Un impiegato pulisce un corso d'acqua, 12 aprile (Kevin Frayer/Getty Images)

A Dongguan, una città nella provincia cinese del Guangdong, ci sono interi pezzi di città europee riprodotti fedelmente, che spiccano tra le architetture più tradizionali dei palazzi che hanno intorno. Questa imitazione dell’Europa è uno dei campus di più recente costruzione di Huawei, grande azienda tecnologica privata cinese che produce smartphone e strumentazioni per le telecomunicazioni, venduti in mezzo mondo. Il campus di Ox Horn copre una superficie di circa 9 chilometri quadrati, sulla quale sono state costruite copie di palazzi e architetture di alcune città europee come Parigi e Bruges. La sede di Huawei è suddivisa in una dozzina di piccole “città”, dove lavorano circa 25mila impiegati. Un sistema di tram e di altri mezzi di trasporto mette in comunicazione i vari settori del campus, che ricorda un grande parco a tema.

Huawei ha centri di sviluppo e di produzione in una decina di paesi al di fuori della Cina, con una forte presenza in Europa. Negli ultimi mesi è diventata il secondo produttore per numero di smartphone venduti dopo Samsung, superando Apple. La società è attiva anche nella produzione di ripetitori e altre strumentazioni per la costruzione delle reti cellulari, ma è accusata dagli Stati Uniti di fornire accessi secondari al governo cinese, per permettere le sue operazioni di spionaggio in Occidente. La circostanza non è mai stata provata concretamente e Huawei respinge da sempre le accuse, dicendo di collaborare con decine di operatori mobili in giro per il mondo, suoi clienti per la realizzazione dei nuovi impianti, a cominciare da quelli 5G di nuova generazione.