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  • Domenica 5 maggio 2019

La prima volta di un turco-cipriota al Parlamento Europeo

Potrebbe arrivare fra poche settimane, se il professor Niyazi Kızılyürek riuscirà a farsi eleggere con il principale partito di opposizione cipriota

Niyazi Kızılyürek. (via Facebook)
Niyazi Kızılyürek. (via Facebook)

Per la prima volta da quando Cipro è entrato nell’Unione Europea nel maggio del 2004, un turco-cipriota potrebbe ottenere uno dei sei seggi del Parlamento Europeo che spettano al paese. Sarebbe una conquista piccola ma significativa, per l’unico paese dell’Unione Europea che ha una situazione territoriale sostanzialmente irrisolta.

Cipro è la terza isola più grande del Mar Mediterraneo e la sua capitale, Nicosia, è l’unica capitale al mondo ancora divisa in due zone (in maniera simile a Berlino durante gli anni del Muro). Dal 1983, infatti, l’isola è divisa in due: a sud c’è la Repubblica Greca di Cipro, che si proclamò tale nel 1964, mentre a nord i turchi ciprioti istituirono un governo indipendente e nel 1983 proclamarono la Repubblica Turca di Cipro del Nord, non riconosciuta da alcuno stato del mondo ad eccezione della Turchia.

Nonostante abbia aderito all’UE di fatto come paese diviso, l’intera isola è territorio dell’Unione. I turco-ciprioti che sono in possesso, o richiedono, un passaporto europeo, sono automaticamente anche cittadini dell’Unione Europea e, teoricamente, due dei sei seggi che spettano a Cipro al Parlamento Europeo sono riservati a loro, ma poiché le leggi europee sono sospese nella parte nord dell’isola, finora non hanno mai potuto eleggere un loro rappresentante. I turchi-ciprioti che hanno diritto di voto alle europee sono circa 81mila, ma nel 2014 votarono appena 2mila persone per problemi burocratici e per la difficoltà di dover raggiungere i seggi che vengono istituiti soltanto lungo il confine con Cipro sud.

Quest’anno le cose potrebbero andare diversamente: non solo perché alle elezioni di maggio si sono candidati nove turco-ciprioti, ma perché uno di loro risulta tra i favoriti. Si tratta di Niyazi Kızılyürek, un importante accademico turco-cipriota che insegna nell’Università di Cipro a Nicosia, che il principale partito di opposizione, il Partito progressista dei lavoratori (Akel), ha deciso di inserire nelle sue liste. Al momento Akel ha due seggi a Strasburgo e secondo gli ultimi sondaggi a maggio riuscirà a mantenerli.

Kızılyürek ha 59 anni, parla correttamente francese, tedesco e inglese, nonché turco e greco. Insegna storia politica all’Università di Cipro, dal 2013 è preside del dipartimento di Scienze umanistiche ed è un convinto sostenitore della riunificazione dell’isola in un’unica federazione che tenga conto delle diversità delle due comunità. «L’Unione Europea è un progetto di pace», ha detto Kızılyürek al Guardian, «il mio obiettivo principale è il riavvicinamento [tra le due comunità]. La mia campagna non si basa sulla mia origine etnica, ma sulle mie idee». Kızılyürek è l’unico candidato al Parlamento Europeo a fare campagna elettorale da entrambi i lati della Linea Verde (la linea divisoria tra nord e sud) e per i progressisti in questo momento rappresenta l’incarnazione dei valori europei che potrebbe arginare la crescita dei partiti populisti ed euroscettici che si stanno affermando anche a Cipro.

La decisione di Akel – erede del partito comunista cipriota – di includere Kızılyürek nelle sue liste è stata accolta con favore dai sostenitori della riunificazione dell’isola, a quasi due anni dal fallimento degli ultimi negoziati. La sua elezione potrebbe essere «uno spartiacque nella storia moderna di Cipro», ha detto al Guardian Hubert Faustmann, professore di scienze politiche all’Università di Nicosia. «Nessun turco-cipriota ha ricoperto cariche elettive in una repubblica dominata dai greco-ciprioti dopo la rottura dell’ordine costituzionale nel 1963. È estremamente simbolico che per la prima volta la comunità turco-cipriota avrà una sola voce in un’assemblea internazionale».