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  • Martedì 16 aprile 2019

L’incendio di Notre-Dame, per punti

Cosa sappiamo sul grande incendio che ha distrutto parte della famosa cattedrale di Parigi lunedì

(AP Photo/Michel Euler)
(AP Photo/Michel Euler)

La cattedrale di Notre-Dame, uno dei monumenti storici di Parigi più famosi al mondo, è bruciata nella serata di lunedì 15 aprile a causa di un incendio che si è sviluppato nella parte superiore dell’edificio, in corrispondenza dei ponteggi montati intorno alla guglia, nell’ambito di alcuni lavori di restauro. Nella mattina di martedì 16 aprile, l’incendio è stato spento completamente dai vigili del fuoco, ma la cattedrale ha subìto gravi danni che richiederanno un lungo lavoro di ricostruzione e restauro.

(FRANCOIS GUILLOT/Afp via LaPresse)

• L’incendio si è sviluppato poco prima delle 19 di lunedì, quando alcuni passanti hanno notato del fumo levarsi dal tetto di Notre-Dame. Pochi minuti dopo, la cattedrale è stata chiusa e i turisti sono stati invitati a lasciare l’edificio. C’erano anche diversi fedeli, per una messa.

• Da bianco, il fumo è diventato sempre più scuro, indicando la gravità dell’incendio. Mentre erano visibili le prime fiamme, la polizia ha chiuso gli accessi all’Île de la Cité, dove si trova Notre-Dame, e ha invitato la popolazione a sgombrare le strade per favorire il passaggio dei mezzi dei vigili del fuoco e di soccorso.

(Google Earth)

• Sul posto nelle ore seguenti sono intervenuti tra i 400 e i 500 vigili del fuoco. Molti di loro si sono dedicati al tetto della cattedrale, dove stava divampando l’incendio, lavorando per raffreddare le travi di legno e contenere l’incendio. Altre squadre sono invece intervenute all’interno della chiesa per rimuovere e portare al sicuro opere d’arte e arredi sacri.

• La gravità dell’incendio è diventata ancora più evidente quando alle 19:50 è crollata la guglia di Notre-Dame, uno degli elementi architettonici più riconoscibili della cattedrale. Collocata sulla crociera (all’incontro tra il tetto e il transetto), era alta 45 metri ed era stata costruita nel 1860 su progetto di Eugène Viollet-le-Duc: quella originale del Duecento era stata demolita alla fine del diciottesimo secolo.


• Nel crollo, la pesante guglia (circa 750 tonnellate) ha causato seri danni nella volta della cattedrale, sfondando una volta a crociera, uno dei danni ora più evidenti dall’interno.

(Philippe Wojazer/Pool via AP)

• Tra le 20 e le 22 si sono vissuti i momenti di maggiori difficoltà e incertezze, con i vigili del fuoco dubbiosi sulla possibilità di riuscire a contenere l’incendio e salvare il resto di Notre-Dame.

• Poco prima delle 23, i vigili del fuoco hanno annunciato di avere controllato l’incendio e di avere messo al sicuro la struttura della cattedrale.

(AP Photo/Michel Euler)

• Oltre al crollo della guglia, l’incendio ha causato la distruzione di circa due terzi del tetto di Notre-Dame e diversi altri danni all’interno della chiesa, che saranno valutati con precisione a partire da martedì.

• Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che la cattedrale sarà ricostruita e che continuerà a essere un simbolo della Francia e della storia del suo popolo.

• La procura di Parigi ha avviato un’inchiesta per verificare le cause dell’incendio, ritenuto comunque di natura colposa. Per ora, scrivono i giornali francesi, le indagini si stanno concentrando sull’ipotesi che l’incendio sia cominciato per via dei lavori in corso.

• Martedì, il procuratore di Parigi Rémy Heitz ha tenuto una conferenza stampa in cui ha detto che per ora non ci sono indizi che suggeriscano che l’incendio sia stato doloso, confermando quindi che le indagini si stanno concentrando su un incidente. Quindici operai impegnati nei lavori alla cattedrale sono stati interrogati.

(Philippe Wojazer/Pool via AP)

• A incendio ormai domato, nei prossimi giorni saranno effettuate ispezioni per verificare la stabilità di Notre-Dame. Le alte temperature raggiunte durante l’incendio potrebbero avere danneggiato parte della pietra calcarea della struttura, rendendola meno resistente, così come le grandi e preziose vetrate del XIII secolo.

• Diverse famiglie legate ad alcuni dei marchi più famosi francesi, come LVMH e Kering, e altre grandi aziende come L’Oréal e Total hanno promesso centinaia di milioni di euro per la ricostruzione di Notre-Dame. Per ora si stima siano state annunciate donazioni per almeno 600 milioni di euro.

• La costruzione di Notre-Dame fu avviata nel dodicesimo secolo. Nel corso degli anni, la cattedrale subì numerosi rimaneggiamenti fino ad assumere, nell’Ottocento, l’aspetto che conosciamo oggi. Negli ultimi anni, l’edificio aveva iniziato a mostrare diversi segni di deterioramento, causati soprattutto dall’inquinamento atmosferico. Nel 2014 il ministero della Cultura francese stimò che un restauro potesse costare almeno 150 milioni di euro, era stata anche avviata una sottoscrizione da parte dell’Arcidiocesi di Parigi. I lavori in corso poco prima dell’incendio erano dedicati al restauro della guglia, con un costo stimato intorno ai 6 milioni di euro.