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  • Mercoledì 27 marzo 2019

I rom aggrediti a causa delle notizie false, in Francia

Da settimane circola la voce per cui qualcuno rapirebbe bambini alla guida di un furgoncino bianco: è falso, ma 70 persone hanno aggredito due comunità vicino a Parigi

(AP Photo/Vadim Ghirda)
(AP Photo/Vadim Ghirda)

Venti persone sono state arrestate nella notte tra lunedì e martedì nel dipartimento Senna-Saint-Denis, a nord-est di Parigi, per aggressioni contro le comunità rom locali. Le aggressioni sono avvenute nei comuni di Clichy-sous-Bois e di Bobigny; la radio francese BFMTV ha detto che gli aggressori erano circa 70 persone, armate di mazze da baseball, coltelli e pietre. Le violenze sono nate dopo le voci infondate circolate online nelle ultime settimane in molte regioni francesi, che parlano di bambini rapiti in strada da un uomo rom alla guida di un furgoncino bianco.

I particolari di questi racconti cambiano – in alcuni casi l’uomo è di origine bulgara, in altri romena; a volte il furgoncino è rosso, altre giallo – ma il succo della storia è lo stesso. La storia si è diffusa attraverso soprattutto attraverso Twitter, Snapchat e Whatsapp, generando «una paranoia fondata sul razzismo anti-rom», come ha scritto il quotidiano francese Libération. In realtà non ci sono notizie fondate di rapimenti, come ha ribadito anche la polizia francese martedì: «Le voci di rapimenti di bambini con un furgone sono del tutto infondate. Non ci sono prove di rapimenti. Non condividete queste informazioni false, non incitate alla violenza».

L’accusa di rapire i bambini rivolta a una comunità marginalizzata come quella rom avviene da secoli: in passato è toccata spesso anche agli ebrei o alle popolazioni di origine africana. Negli ultimi tempi è stata rafforzata da internet. La versione che ha per protagonista un uomo su un furgoncino bianco gira da tempo: già nel 2012 la testata australiana ABC News l’aveva definita una leggenda metropolitana, e un poliziotto svedese aveva raccontato alla stampa che la storia girava già da dieci anni. Anche in Francia riemerge periodicamente, ma questa volta ha portato a due episodi di violenza; è lo stesso meccanismo che in India causò, un anno fa, la morte di otto persone, accusate da video diffusi online di aver rapito dei bambini e linciate dalla folla senza prove.