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  • Giovedì 21 febbraio 2019

Le elezioni israeliane sono appena diventate molto più interessanti

I due principali avversari del primo ministro Netanyahu, i centristi Benny Gantz e Yair Lapid, hanno annunciato che fonderanno i loro partiti e si presenteranno insieme

(Lior Mizrahi/Getty Images)
(Lior Mizrahi/Getty Images)

I due principali avversari del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alle prossime elezioni politiche, cioè i leader centristi Benny Gantz e Yair Lapid, hanno deciso di fondare un nuovo partito. I due si presenteranno insieme alle elezioni del 9 aprile. L’accordo è arrivato un po’ a sorpresa e il quotidiano della sinistra israeliana Haaretz lo ha definito «il patto che può chiudere il regno di Netanyahu». Gantz e Lapid hanno già annunciato che in caso di vittoria alle elezioni si spartiranno la carica di primo ministro nell’arco della legislatura: Gantz la manterrà fino al 2021, Lapid fino alla fine della legislatura.

Da settimane i sondaggi indicavano che l’unico blocco che poteva ottenere più seggi di quello composto dal Likud e dai partiti nazionalisti di destra fosse quello formato dai partiti di Gantz e Lapid, ma in pochi immaginavano che i due avrebbero stretto un’alleanza ancora prima delle elezioni.

L’accordo ha senso: Gantz e Lapid si stavano contendendo lo stesso elettorato – cioè gli israeliani moderati delusi dalla progressiva svolta radicale di Netanyahu e dalle inadeguatezze del centrosinistra – e condividono molte posizioni, fra cui un approccio meno ideologico di Netanyahu al conflitto israelo-palestinese e soluzioni liberali nell’economia e sulle questioni sociali. Insieme all’annuncio del nuovo partito, che si chiamerà “Blu e bianco”, Gantz e Lapid hanno fatto sapere che candideranno anche il popolare ex capo dell’esercito Gabi Ashkenazi e l’ex vice-primo ministro di Netanyahu, Moshe Ya’alon.

Gantz ha 59 anni e dal 2011 al 2015 è stato il capo delle forze armate israeliane. Viene da una famiglia vicina al centrosinistra ma dal suo ingresso in politica, avvenuto un paio di mesi fa, ha cercato di raggiungere soprattutto gli elettori moderati. La sua operazione è stata tutto sommato simile a quella realizzata da Yair Lapid, che nel 2012 lasciò il suo lavoro da popolare giornalista televisivo per fondare un partito centrista. Nei suoi primi anni in politica Lapid sembrava l’unico in grado di poter contendere l’incarico di primo ministro a Netanyahu, ma col tempo ha perso sempre più spinta e consensi: probabilmente è per questa ragione che in caso di vittoria di Blu e bianco sarà Gantz a ricoprire per primo la carica di primo ministro.

Uno degli ultimi sondaggi, realizzato appena tre giorni fa, indicava che il partito di Gantz avrebbe ottenuto 18 seggi, mentre quello di Lapid 12. Il sondaggio aveva anche sottoposto agli elettori la possibilità che Gantz e Lapid si presentassero insieme: la loro alleanza era data a 32 seggi (da mesi il Likud si aggira intorno ai 30 seggi, cioè quelli che ha nella legislatura attuale). Tuttavia, mentre il Likud è certo di ottenere l’appoggio dei partiti alla sua destra, cosa che potrebbero garantirgli una maggioranza parlamentare, non è ancora chiaro con chi possano allearsi Gantz e Lapid. Stando ai sondaggi di oggi, infatti, una coalizione fra il loro partito e quelli alla sua sinistra non otterrebbe la maggioranza (anche se di poco).

Dopo l’annuncio di Gantz e Lapid, il Likud ha diffuso un comunicato stampa in cui dice che «la scelta è chiara: o un governo di sinistra con Lapid e Gantz, appoggiato dai partiti arabi, oppure un governo di destra con a capo Netanyahu».