• Mondo
  • Venerdì 25 gennaio 2019

È finito lo shutdown del governo americano

Trump ha accettato di riaprire le attività federali per tre settimane, nella speranza di convincere qualche Democratico a finanziare il muro al confine col Messico

(BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
(BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Nella serata di oggi il presidente americano Donald Trump ha annunciato la fine del cosiddetto shutdown, cioè la parziale chiusura delle attività del governo federale statunitense. Trump ha spiegato che il governo rimarrà aperto per tre settimane, durante le quali si proverà a trovare un compromesso più duraturo.

Lo shutdown era iniziato il 21 dicembre, quando Trump aveva proposto di includere alla legge che periodicamente rifinanzia le attività federali un fondo da 5 miliardi di dollari per costruire un muro al confine col Messico, la più famosa e controversa delle sue promesse elettorali. I Democratici – che controllano la Camera – si sono rifiutati di farlo, e hanno offerto a Trump diverse soluzioni di compromesso, tutte rifiutate.

Nell’ultimo mese lo shutdown aveva lasciato 800mila dipendenti federali senza il primo stipendio dell’anno e causato moltissimi disagi. In questo periodo la popolarità di Trump era ulteriormente calata, segno che parte dell’elettorato avesse attribuito a lui e ai Repubblicani la responsabilità di questa situazione.

Sembra improbabile che nelle prossime tre settimane ci possano essere grandi cambiamenti: Trump continuerà a chiedere finanziamenti per il muro e i Democratici a opporsi. Con tutta probabilità Trump ha approvato la fine dello shutdown in modo da poter pagare gli stipendi ai lavoratori federali e forse per provare a convincere alcuni parlamentari Democratici moderati.

Un comunicato della Casa Bianca pubblicato ieri sera su Twitter sostiene che «decine» di parlamentari Democratici abbiano chiesto a Trump di riaprire le attività federali del governo offrendo in cambio un parziale finanziamento del muro. Diversi giornalisti che si occupano di politica dubitano che sia vero. Durante lo shutdown i Democratici hanno condotto i negoziati in maniera molto compatta, e sono stati ripagati da un aumento nei consensi: segno che per il momento la loro strategia ha funzionato, e quindi che difficilmente cambierà nelle prossime settimane.

«Se non otterremo un buon accordo col Congresso, il governo federale chiuderà di nuovo il 15 febbraio, oppure userò i poteri di cui dispongo per gestire questa emergenza», ha detto Trump annunciando la riapertura delle attività del governo.