Cos’è vero, della magia

Louis De Belle ha fotografato – senza svelarli – i trucchi di illusionisti e prestigiatori


Il bello dei giochi di prestigio è proprio guardarli sapendo che l’illusionista o prestigiatore ci sta in qualche modo imbrogliando, e vogliamo che lo faccia: intorno a questo concetto il fotografo Louis De Belle ha pensato alla serie Disappearing Objects, in cui ha raccolto e fotografato alcuni trucchi e strumenti del mestiere, senza però svelare il modo in cui vengono usati.

Louis De Belle ha iniziato il lavoro circa due anni fa, proprio partendo dal suo interesse per il rapporto tra prestigiatore e spettatore: «Il primo inganna il secondo, che tuttavia ne è perfettamente consapevole e gongola nell’esserlo». Dopo aver contattato prestigiatori, negozi e collezionisti del settore, ha selezionato 32 oggetti e li ha fotografati in studio, isolati su uno sfondo neutro per decontestualizzarli, promettendo che non avrebbe rivelato il modo in cui vengono usati (se alcuni sono intuibili, altri lo sono decisamente meno). Ci sono dita e mani finte, uova in silicone e attrezzi creati su misura.

Gran parte di questo lavoro fa ora parte di un libro pubblicato dalla casa editrice bruno, in cui le foto accompagnano un racconto breve di Jordan Hruska: ogni pagina è rilegata in modo da nascondere sotto al testo un’immagine della serie. Disappearing Objects è anche in mostra presso la libreria bruno, a Venezia, fino al 1 marzo 2019.

De Belle è nato a Milano, dove vive e lavora. Ha frequentato un master all’Università Bauhaus di Weimar, in Germania, per il quale aveva sviluppato il progetto Besides Faith, sugli oggetti esposti a Koinè, la fiera mondiale per l’abbigliamento liturgico e gli oggetti di culto di Vicenza, di cui avevamo parlato sul Post qui, e che è raccolto anche nel libro omonimo.