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  • Martedì 20 novembre 2018

Italia-Stati Uniti, una partita da seguire

Si gioca stasera a Genk – dove l'Italia si sentirà a casa – ci sarà gente nuova e la UEFA sperimenterà per la prima volta il VAR

Marco Verratti a San Siro contro il Portogallo (Marco BERTORELLO / AFP)
Marco Verratti a San Siro contro il Portogallo (Marco BERTORELLO / AFP)

La Nazionale maschile di calcio gioca questa sera alle 20.45 contro gli Stati Uniti la sua ultima partita ufficiale dell’anno. È un’amichevole in cui l’allenatore Roberto Mancini concederà spazio ai convocati che non hanno giocato contro il Portogallo, e più in generale ai meno utilizzati nelle partite disputate negli ultimi due mesi. Ci saranno alcuni esordi e vedremo delle facce nuove e poco conosciute. Ma ci sono almeno altri due motivi per guardare Italia-Stati Uniti stasera.

Uno è il posto in cui si giocherà: la città belga di Genk, nelle Fiandre, dove l’Italia si sentirà praticamente a casa per via dei circa 20.000 abitanti (su 65.000 complessivi) di origini italiane, discendenti degli immigrati che lo scorso secolo si trasferirono per lavorare nelle miniere di carbone. L’altro motivo è che la partita verrà usata dalla UEFA per sperimentare per la prima volta il VAR in preparazione della sua discussa introduzione nelle competizioni continentali.

Genk e l’Italia

Con circa 65.000 abitanti, Genk è uno dei centri urbani più importanti del Belgio. La città si è sviluppata attorno alle vecchie miniere di carbone di Winterslag e di Waterschei, che non sono più in attività da tempo. Per via dell’intensa attività mineraria che caratterizzò più di ogni altra cosa l’economia dell’epoca, l’attuale popolazione di Genk è costituita per circa un terzo da abitanti di origini italiane. Al termine della Seconda guerra mondiale infatti, migliaia di operai poco qualificati e disoccupati lasciarono l’Italia per lavorare in quelle miniere, in virtù di un accordo stretto tra il governo italiano e quello belga per assicurare carbone al primo e forza lavoro al secondo. Nel centro abitato di Genk la presenza di una folta comunità italiana si nota facilmente, per la presenza di tradizioni, ristoranti e altre varie attività commerciali e ricreative.

Lo stesso succede quando si assiste a una partita della squadra di calcio locale, il Racing Club Genk, una delle più importanti del campionato belga. La sua tifoseria – fra le più numerose e affezionate del paese – viene rappresentata con striscioni e bandiere italiane. I cori del tifo organizzato riprendono quelli diffusi negli stadi italiani. Nell’intervallo delle partite della squadra, gli altoparlanti trasmettono prevalentemente musica italiana: uno dei pezzi più suonati è Marina, storica canzone del 1959 di Rocco Granata, cantante italiano che da bambino si trasferì a Genk con la famiglia, dopo che il padre ottenne un lavoro nella miniera di Waterschei. Lo stadio in cui giocherà stasera l’Italia, la Luminus Arena, si trova proprio nel quartiere che prende il nome dalla vecchia miniera.

I debutti attesi

La partita contro il Portogallo, seppur terminata con un pareggio che ha permesso agli avversari di qualificarsi alla fase finale della Nations League al posto nostro, ha confermato i progressi fatti sul piano del gioco ma anche la necessità di trovare una soluzione per l’attacco, che segna poco e fa fatica a sfruttare le occasioni che si procura. Proprio l’attacco sarà il reparto in cui Mancini sperimenterà di più. Il centravanti di stasera dovrebbe essere Kevin Lasagna dell’Udinese, che ha giocato nei minuti finali sia contro la Polonia che con il Portogallo (nella prima è stato decisivo sull’azione che ha portato il gol della vittoria). Lasagna si è guadagnato la convocazione dopo essere diventato il capocannoniere dell’Udinese in campionato. Ha esordito in Serie A a 24 anni, piuttosto tardi, ma gli sono sempre state riconosciute doti atletiche sopra la media, soprattutto per quanto riguarda la facilità nella corsa, il suo punto di forza, e un grande impegno.

Ai suoi fianchi dovrebbe giocare da un lato Domenico Berardi, esterno del Sassuolo da cui ci si aspetta sempre molto, e dall’altra Vincenzo Grifo, all’esordio assoluto in Nazionale maggiore. Grifo ha 25 anni, è nato in Germania da genitori italiani e attualmente gioca con l’Hoffenheim in Bundesliga. Mancini ha voluto vederlo di persona su consiglio del suo assistente Alberico Evani, che lo ha allenato nelle nazionali giovanili. Stasera giocherà con il numero 10.

Vincenzo Grifo con l’Hoffenheim in una partita di Bundesliga contro il Bayern Monaco (Christof STACHE / AFP)

Dietro di loro, a centrocampo, dovrebbe debuttare il centrocampista del Sassuolo Stefano Sensi, accanto ai titolari Barella e Verratti. Della difesa schierata contro il Portogallo rimarrà soltanto Bonucci: i due terzini saranno Mattia De Sciglio e Emerson Palmieri, mentre l’altro centrale sarà Daniele Rugani. Nel corso della partita è atteso il debutto del centrocampista diciottenne Sandro Tonali, che gioca in Serie B con il Brescia, e forse anche quello di Moise Kean, attaccante di riserva della Juventus.

Per gli Stati Uniti sarà invece l’ultima partita di un breve tour europeo iniziato con la sconfitta per 3-0 subita cinque giorni fa a Wembley contro l’Inghilterra. Sarà probabilmente l’ultima partita anche per il suo allenatore ad interim Dave Sarachan, chiamato a dirigere temporaneamente la nazionale dopo l’inaspettata esclusione dai Mondiali in Russia. La squadra attesa stasera avrà molti giocatori tesserati per club europei, a partire dai suoi elementi più importanti: il terzino del Newcastle DeAndre Yedlin, l’esterno del Borussia Dortmund Christian Pulisic e l’attaccante Timothy Weah — figlio di George — che gioca in Francia con il Paris Saint-Germain.

La prima sperimentazione UEFA del VAR

Italia-Stati Uniti è stata inoltre scelta dalla UEFA come suo primo incontro di sperimentazione del VAR. La decisione di introdurre la tecnologia arbitrale nelle competizioni UEFA è stata presa lo scorso settembre dal Comitato Esecutivo dell’organizzazione che, oltre alla Champions League, ha deciso che il VAR sarà utilizzato anche nella Supercoppa UEFA del prossimo anno. Si è discusso a lungo dell’introduzione della video assistenza arbitrale nelle competizioni UEFA, soprattutto per via dei dubbi del suo presidente, lo sloveno Aleksander Čeferin, sulle difficoltà nell’estendere la tecnologia a classi arbitrali non ancora preparate e in un numero così elevato di campi. Questa sera sia gli arbitri di campo che gli addetti al VAR saranno turchi.