L’Italia ritorna a San Siro per il Portogallo
Un anno dopo la storica esclusione dai Mondiali: con una vittoria può sperare di qualificarsi alla fase finale della Nations League
Questa sera alle 20.45 la Nazionale maschile di calcio tornerà a giocare a San Siro un anno dopo il ritorno dei playoff delle qualificazioni ai Mondiali contro la Svezia, che ricordiamo ancora. Sia la FIGC che la Nazionale ci hanno impiegato mesi, quasi un anno, a rinnovarsi dopo quella storica esclusione. La federazione ha avuto un commissario straordinario prestato dal CONI, Roberto Fabbricini, e da qualche settimana ha un nuovo presidente, Gabriele Gravina. La Nazionale maggiore ha avuto un allenatore ad interim, Luigi Di Biagio, e dallo scorso maggio ne ha uno definitivo, Roberto Mancini, con cui ora sta provando a ripartire.
Dopo le prime traballanti partite di sperimentazione, da qualche tempo l’Italia sembra abbia trovato una nuova identità. Stasera, nell’ultima e decisiva partita del suo girone di UEFA Nations League con il Portogallo, ha l’occasione di dare al pubblico un segnale di ripresa, dato che affronta la squadra campione d’Europa in carica e c’è qualcosa in palio: l’accesso alla fase finale e la possibilità di ospitarla in casa il prossimo giugno.
Stando a quanto si è visto nelle ultime due partite, giocate a ottobre contro Ucraina e Polonia e terminate con un pareggio e una vittoria in extremis, l’Italia ha espresso un calcio propositivo e moderatamente offensivo che sembra abbia buoni margini di miglioramento. C’è ancora molto su cui lavorare però, a partire dall’efficacia dell’attacco, che segna poco nonostante effettui tanti tiri in porta, e c’è da verificare la tenuta contro squadre più forti e in partite più decisive. La vittoria in trasferta contro la Polonia — fin qui la miglior prestazione con Mancini commissario tecnico — è servita intanto a portare la Nazionale al secondo posto del suo girone di Nations League a due punti di distanza dal Portogallo. Con una vittoria stasera, e in caso di mancato successo del Portogallo contro la Polonia fra tre giorni, arriverebbe prima e si qualificherebbe alla fase finale del torneo.
La formazione dell’Italia di Mancini stasera dovrebbe essere grossomodo quella usata in Polonia, con qualche modifica. In porta giocherà Gianluigi Donnarumma, che si può ormai definire il portiere titolare. La difesa a quattro sarà composta dai terzini Florenzi e Biraghi — quest’ultimo autore del gol della vittoria contro la Polonia — e dai centrali Bonucci e Chiellini (100 presenze in Nazionale), che offrono garanzie accertate in copertura e spunti per la costruzione delle azioni dal basso. Il centrocampo a tre sarà formato dal playmaker del Paris Saint-Germain, Marco Verratti, uno dei giocatori italiani da cui ci si aspetta di più, e dal regista del Chelsea, Jorginho, che in Inghilterra si sta rivelando fondamentale nell’ottimo inizio di stagione avuto della squadra allenata da Maurizio Sarri. Il terzo centrocampista sarà Nicolò Barella, uno dei giovani italiani più promettenti in circolazione, che con il Cagliari si fa notare da tempo per visione di gioco e grande dinamismo.
L’attacco è il reparto più incerto. L’unico titolare inamovibile è Insigne, che con il Napoli sta disputando uno dei suoi migliori inizi di stagione in carriera. L’altro probabile titolare, Federico Bernardeschi, ha dovuto invece lasciare il ritiro di Coverciano per un problema fisico. Verrà sostituito da Federico Chiesa, per cui Mancini ha una grande considerazione: deve però prendere più fiducia con i gol e rendersi più efficace nel possesso palla. L’assenza di Bernardeschi impedisce a Mancini di schierare un attacco rapido e di movimento come si è visto contro la Polonia: l’alternativa sarà l’impiego del centravanti della Lazio Ciro Immobile, che però fin qui in Nazionale ha sempre avuto difficoltà a garantire lo stesso rendimento che ha da più di un anno con la Lazio.
Il Portogallo che a San Siro potrebbe vincere matematicamente il girone, in caso di vittoria, sarà senza Cristiano Ronaldo: ma non è una novità. L’attaccante della Juventus non ha ancora giocato una partita in Nations League con la sua nazionale e ritornerà a rispondere alle convocazioni soltanto il prossimo anno. L’allenatore Fernando Santos lo sta sostituendo con Andrè Silva, attaccante del Milan in prestito al Siviglia che in campionato ha già segnato sette gol. Due anni fa il Portogallo vinse l’Europeo dopo aver creato una squadra estremamente solida e perfettamente organizzata nella fase difensiva. La squadra con cui sta giocando in Nations League è parecchio diversa ma i principi del suo gioco non sono cambiati più di tanto. Oltre al buon stato di forma di André Silva, l’Italia dovrà fare particolarmente attenzione alla qualità data alla squadra da Joao Cancelo, terzino della Juventus, e da Bernando Silva, esterno del Manchester City.