Stanotte non sarà il momento migliore per le stelle cadenti, anche se è San Lorenzo

In questo secolo la notte in cui si vedono meglio è quella tra il 12 e il 13 agosto: non ci sarà la Luna a interferire, ma se vivete nel nord Italia potreste avere cielo coperto

Una stella cadente nel cielo sopra Archer, in Florida, il 13 agosto 2016 (Matt Stamey/The Gainesville Sun via AP)
Una stella cadente nel cielo sopra Archer, in Florida, il 13 agosto 2016 (Matt Stamey/The Gainesville Sun via AP)

Tradizionalmente la notte di San Lorenzo, cioè quella del 10 agosto secondo il calendario dei santi, si guardano le cosiddette stelle cadenti. Un tempo, infatti, quella del 1o agosto era la notte in cui si poteva osservare meglio lo sciame meteorico delle Perseidi. In questo secolo però il momento migliore per guardare le stelle cadenti è cambiato: è la notte tra il 12 e il 13 agosto. Quest’anno le condizioni astronomiche saranno particolarmente favorevoli per vedere le stelle cadenti, o meglio le Perseidi, perché l’11 agosto ci sarà il novilunio e quindi anche nella notte tra il 12 e il 13 arriverà pochissima luce lunare a interferire con quella delle stelle.

Cosa sono le stelle cadenti e da dove arrivano
Non sono stelle: sono frammenti meteorici di roccia che si sono generati dalla disintegrazione di una cometa, e per la maggior parte sono grandi come granelli di sabbia. Quelli che si possono vedere da metà luglio alla fine di agosto appartengono al gruppo di detriti chiamato Perseidi, dal nome della costellazione di Perseo, e sono stati generati dalla cometa Swift-Tuttle. La cometa fu osservata per la prima volta nel 1862, dagli astronomi statunitensi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle distintamente, e il suo legame con le Perseidi fu scoperto nel 1866 dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli.

Le scie luminose che chiamiamo “stelle cadenti” sono create dai detriti rilasciati dalla cometa nel corso delle sue orbite precedenti: sbattendo contro l’atmosfera terrestre a una velocità di più di 200mila chilometri orari, questi detriti si incendiano creando delle “palle di fuoco”. Il fenomeno è stato osservato per millenni e tra le prime notazioni su quanto accadeva nel cielo in questo periodo dell’anno ci sono quelle di astronomi cinesi, risalenti al 36 dopo Cristo.

Nelle ore di maggiore attività è possibile osservare circa cento scie luminose osservabili ogni ora a occhio nudo dalla Terra. Nonostante quest’anno il calendario lunare sia favorevole all’osservazione delle stelle cadenti, il fenomeno sarà meno intenso rispetto ad altri anni (come il 2004 e il 2016) in cui il pianeta Giove, passando relativamente vicino alle Perseidi (si parla di 257 milioni di chilometri), ne ha influenzato il moto grazie alla sua enorme massa. La cometa Swift-Tuttle è passata vicino alla Terra per l’ultima volta nel 1992 e si è calcolato che ci tornerà nel 2126.

Tradizionalmente, oltre a essere chiamate “lacrime di San Lorenzo”, le stelle cadenti vengono anche associate ai tizzoni ardenti su cui fu martirizzato San Lorenzo, che era un arcidiacono di origine spagnola probabilmente esistito a differenza di altri santi leggendari del terzo secolo.

Come osservare le stelle cadenti
Per osservare al meglio le Perseidi è sufficiente guardare il cielo di notte (meglio se nell’emisfero boreale), possibilmente lontano dai grandi centri urbani dove l’inquinamento luminoso tende a renderle meno visibili. Il posto migliore per osservarle è solitamente in montagna, dove l’aria è meno inquinata ed è più probabile vedere il cielo limpido. Come detto, il momento migliore per guardare le stelle cadenti sarà nella notte tra il 12 e il 13 agosto. Poi ovviamente anche le condizioni meteorologiche della zona in cui vi trovate influiranno sull’osservazione: stanotte ad esempio il cielo sarà parzialmente nuvoloso su gran parte del nord Italia, dove sarà ancora più coperto la notte dell’11 agosto e nelle notti successive, stando alle previsioni. Al centro e soprattutto al sud invece dovrebbe essere più facile vedere le stelle cadenti.

Come fotografare le stelle cadenti