Il ministro della Salute dice che bisogna accettare le morti da morbillo

«Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno. Dobbiamo essere realisti»

Il ministro della Salute Giulia Grillo (ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)
Il ministro della Salute Giulia Grillo (ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

Il ministro della Salute Giulia Grillo è nuovamente intervenuta sul tema dei vaccini in un’intervista pubblicata mercoledì dal Corriere della Sera, dopo che il governo si era espresso a riguardo con termini poco chiari e talvolta contraddittori creando una certa confusione. L’intervistatore ha chiesto a Grillo di commentare una dichiarazione del popolare medico immunologo Roberto Burioni, che aveva sostenuto che non appena la mancanza di vaccinazioni causerà dei morti, il ministro sarà ritenuta responsabile. Grillo ha risposto dicendo, in sostanza, che le morti per morbillo sono in certa misura inevitabili.

«Al primo morto di morbillo lei verrà sbranata». La tocca la fosca previsione del virologo Burioni? 
«I toni di queste ore non sono degni di un Paese civile. Io sono vicina a Burioni per l’aggressione subìta. Non è degno augurare a un medico che la pensa diversamente di affogare, come non esiste prendersela con Bebe Vio che spero di incontrare a breve. Ma è anche una spiacevole strumentalizzazione sentirsi dire da un accademico che “verrò sbranata al primo morto”. Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno. Dobbiamo essere realisti».

Attualmente l’Italia ha una copertura vaccinale per varie malattie inferiore a quella ritenuta sicura dai medici e negli ultimi anni c’è stato un notevole aumento di casi di malattie come il morbillo. Il governo Gentiloni aveva approvato per questa ragione la cosiddetta “legge Lorenzin”, che prevede l’obbligo per i bambini delle scuole dell’obbligo di effettuare dieci vaccinazioni. L’obbligo dei vaccini serve in primo luogo a proteggere le persone che non possono vaccinarsi e che quindi – in caso di malattia – rischiano danni molto gravi o la morte. Se tutti sono vaccinati la malattia non si diffonde e non arriva alle persone che non possono vaccinarsi: è il principio della cosiddetta “immunità di gregge”.

La legge Lorenzin è stata molto criticata sia dalla Lega che dal Movimento 5 Stelle, i quali nelle ultime settimane hanno approvato misure che secondo gli esperti la rendono meno efficace. I leader dell’attuale maggioranza di governo hanno sostenuto l’importanza dei vaccini (tanto Grillo quanto il leader della Lega Matteo Salvini hanno detto di aver vaccinato o che vaccineranno i loro figli), ma hanno criticato le vaccinazioni obbligatorie (facendo spesso errori e sostenendo falsità), parlando dell’importanza di “educare” invece che di imporre.

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Altre letture utili sui vaccini:

– La storia del presunto legame tra vaccinazioni e autismo
Com’è la vita di un non vaccinato
– I casi di morbillo in Europa in un anno sono quadruplicati
Come la California si è salvata dal morbillo con una legge sui vaccini uguale alla nostra