Per l’iscrizione a scuola sarà sufficiente un’autocertificazione sui vaccini

Lo ha deciso il governo: l'obbligo di presentare un documento dell'ASL previsto dalla legge Lorenzin è stato rimosso

La ministra della Salute, Giulia Grillo (ANSA/ MAURIZIO BRAMBATTI)
La ministra della Salute, Giulia Grillo (ANSA/ MAURIZIO BRAMBATTI)

Giovedì la ministra della Salute, Giulia Grillo, ha annunciato che per l’iscrizione al prossimo anno scolastico (2018-19) i genitori potranno presentare un’autocertificazione sui vaccini somministrati ai loro figli, senza la necessità di ulteriore documentazione ufficiale. Il provvedimento è stato deciso in collaborazione con il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, attraverso una circolare inviata a tutte le scuole. La decisione depotenzia sensibilmente la legge Lorenzin dello scorso anno, che aveva reso di fatto obbligatorie le vaccinazioni per consentire l’accesso agli asili e alle scuole, in modo da fare aumentare le coperture vaccinali, soprattutto per il morbillo.

Per effetto della legge Lorenzin, i genitori avrebbero dovuto presentare entro il prossimo 10 luglio un certificato ufficiale dell’ASL sull’avvenuta vaccinazione dei loro figli. La disposizione aveva portato a qualche complicazione per via dell’aumentato carico di lavoro in alcuni uffici delle aziende sanitarie, e in diversi casi per i ritardi con cui le famiglie avevano deciso di mettersi in regola, con il conseguente rischio di non riuscire a fare l’iscrizione a scuola per tempo.

La circolare dice che per i bambini e i ragazzi con età compresa tra 6 e 16 anni è da considerarsi valida la documentazione già presentata per l’accesso all’anno scolastico 2017-18, nel caso in cui non siano previste nuove vaccinazioni o richiami (nel caso di una prima iscrizione deve essere invece presentata l’autocertificazione). Per i bambini con età compresa tra gli 0 e i 6 anni deve essere invece presentata una “dichiarazione sostitutiva” di avvenuta vaccinazione, che può essere compilata autonomamente dalla famiglia.

Grillo sostiene che la circolare non favorisca i cosiddetti “no-vax”, perché l’autocertificazione è comunque un atto ufficiale e nel caso di falso si commetterebbe un illecito. Non è però chiaro come saranno svolti i controlli a campione e con quale estensione: diverse dichiarazioni fasulle potrebbero non essere mai identificate.

Durante una conferenza stampa, Grillo ha anche annunciato di avere incaricato il responsabile dei servizi sanitari in Piemonte, Vittorio De Micheli, di mettere insieme un gruppo di esperti per studiare il tema dei vaccini e fare in modo di mantenere alte le coperture vaccinali. Il gruppo di lavoro si dovrà occupare sia del piano nazionale dei vaccini sia di studiare cause e soluzioni contro la diffidenza nei loro confronti. Anche in questo caso non sono stati forniti molti dettagli sul piano operativo. Gli esperti avranno anche il compito di fornire dati e informazioni al governo e al Parlamento, in vista di una revisione dell’attuale legge Lorenzin.

Notizie non ufficiali sulla circolare e la revisione della legge Lorenzin erano già emerse nei giorni scorsi, con commenti da parte di medici ed esperti preoccupati dalla possibilità che le coperture vaccinali tornino a diminuire. Il medico Roberto Burioni, che si occupa da tempo di vaccini spesso con toni molto polemici, ha detto che la legge Lorenzin andrebbe potenziata e non depotenziata, anche perché ha portato ai primi segnali di ripresa nel numero delle vaccinazioni in età pediatrica.