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  • Sabato 17 marzo 2018

Ricomincia la MotoGP

La guida al Motomondiale 2018, che parte questo weekend in Qatar: ci si aspetta fin dall'inizio una stagione ancora più combattuta

Andrea Dovizioso esce dai box con la sua Ducati per girare in pista a Doha (Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Andrea Dovizioso esce dai box con la sua Ducati per girare in pista a Doha (Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Il Motomondiale 2018 inizia questo weekend con la prima gara sul circuito di Losail, in Qatar, dove dal 2007 la MotoGP corre in notturna il suo primo Gran Premio stagionale. A guardare i nomi dei piloti e le case motociclistiche partecipanti, non sembrano esserci grosse novità, ma il Motomondiale di quest’anno si preannuncia molto combattuto, più di quelli passati. Tutte le case costruttrici hanno apportato dei miglioramenti significativi alle proprie moto, in particolare quelli che l’anno scorso avevano reso meno di quanto ci si aspettava.

Sarà il ventiduesimo Mondiale per Valentino Rossi, che a 39 anni ha da poco firmato il prolungamento del suo contratto con la Yamaha fino al 2020: vuol dire che continuerà a gareggiare almeno per le prossime tre stagioni. Il suo compagno di squadra sarà ancora lo spagnolo Maverick Vinales. Con la Ducati, la Yamaha sarà la principale contendente al titolo vinto dalla Honda nel 2017. Stando a quanto visto nei test delle ultime settimane, ha migliorato la ciclistica — l’aspetto che riguarda principalmente l’assetto dinamico della moto — ma ha ancora dei problemi nel sistema elettronico, che non è efficiente come in altre moto. Potrà tuttavia migliorare nel corso della stagione, come in molti si aspettano.

Valentino Rossi con la nuova Yamaha (Mirco Lazzari gp/Getty Images)

L’anno scorso Andrea Dovizioso arrivò all’ultimo Gran Premio con ancora la possibilità di vincere il Mondiale, ma cadde a sei giri dalla fine e si ritirò. Quest’anno riprende da dove ha lasciato e cioè dalla posizione di contendente principale dello spagnolo Marc Marquez, campione in carica. Come confermano le difficoltà del compagno di squadra di Dovizioso, lo spagnolo Jorge Lorenzo, la Ducati è una moto con un grande potenziale ma è sempre molto difficile da guidare e per performare al meglio deve essere adattata alla perfezione al suo pilota, e viceversa. Lorenzo ci sta lavorando da più di un anno e incontra ancora delle difficoltà, ma per Dovizioso è un discorso diverso: i miglioramenti apportati alla distribuzione del peso, e quindi alla stabilità della moto, potrebbero aiutarlo a mantenere un andamento più regolare nel corso della stagione, evitando alcuni bassi piazzamenti rimediati l’anno scorso, fra tante ottime gare.

Andrea Dovizioso esce dai box per girare in pista a Doha con la nuova Ducati (Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Marquez ha vinto l’ultimo Motomondiale all’ultima gara della stagione, piazzandosi al terzo posto nel Gran Premio di Valencia. Per vincerlo gli sarebbe bastato concludere la gara dalla dodicesima posizione in su, in quanto il distacco fra lui e l’unico pilota che avrebbe potuto superarlo, Dovizioso, era di 21 punti. Per Marquez, che era salito in testa alla classifica generale negli ultimi mesi di gare, è stato il quarto titolo in MotoGP e il sesto titolo Mondiale, se si tiene conto anche dei due vinti nelle classi 125 e Moto 2. Parte favorito anche quest’anno, perché è probabilmente il miglior pilota del Motomondiale e perché guida la miglior moto. Nei test invernali, le Honda si sono dimostrate ancora una volta le più complete, equilibrate e affidabili.

Marc Marquez nei test di Sepang con la nuova Honda (Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Fra le moto da cui ci si aspettano più miglioramenti c’è la Suzuki, che l’anno scorso andò molto male ed ebbe seri problemi dall’inizio alla fine della stagione. Ora, dopo aver dato una sistemata alla moto con delle modifiche significative, punta a piazzarsi regolarmente fra le prime cinque posizioni, con i piloti Alex Rins e soprattutto l’italiano Andrea Iannone. Gli altri due piloti italiani alla partenza del Motomondiale sono Danilo Petrucci, ancora con la Ducati non ufficiale, e Franco Morbidelli, promosso in MotoGP dopo aver vinto la Moto2 l’anno scorso: correrà con la Honda del team belga Marc VDS Racing.

Il resto lo farà il Motomondiale stesso, con tutte le dinamiche e gli imprevisti che capiteranno nel corso della stagione, che terminerà il prossimo 18 novembre, come da tradizione a Valencia. Rispetto allo scorso anno inoltre, il Motomondiale avrà un Gran Premio in più, che porta il numero complessivo di gare a 19: si correrà infatti anche a Buriram, in Thailandia, in un circuito costruito nel 2014. Le gare italiane sono in programma invece il 3 giugno (Mugello) e il 9 settembre (San Marino-Riviera di Rimini). Qui il calendario completo.

La MotoGP 2018 sarà trasmessa per intero e in esclusiva da Sky, che coprirà tutti i fine settimana di gare, dalle prove ai Gran Premi. Dei 19 in programma, 8 verranno trasmessi anche in chiaro su TV8.