Rio de Janeiro, 15 marzo 2018 (AP Photo/Leo Correa)

Le foto delle manifestazioni per Marielle Franco, uccisa a Rio de Janeiro

Era consigliera a Rio de Janeiro: si definiva «nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista»

La sera di mercoledì 14 marzo Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro, è stata uccisa con quattro colpi di pistola alla testa. Aveva appena partecipato a un incontro sui diritti delle donne nere e si trovava sul sedile posteriore di un’auto insieme alla sua addetta stampa. A un semaforo un’altra auto si è affiancata alla sua e da lì sono stati sparati nove colpi che oltre a Franco hanno ucciso l’uomo che era alla guida. La giornalista è rimasta ferita.

Franco aveva 38 anni, era nata nel Maré, una favela a nord della città, e per questo amava definirsi “cria da Maré” (“figlia della Marea”): era laureata in sociologia ed era un’attivista molto amata. Nel 2016 era stata eletta consigliera di Rio de Janeiro con il partito di sinistra Socialismo e Libertà: il suo era stato il quinto nome più votato. Franco, che si definiva «nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista», era molto attiva sul tema dei diritti umani nelle favelas: lottava contro gli abusi della polizia, contro i narcotrafficanti e a favore dei diritti delle donne. Tra le altre cose era presidente della Commissione per la difesa delle donne: aveva lavorato per l’aborto accessibile e sicuro, per la raccolta di dati sui casi di violenza di genere ed era stata protagonista dei movimenti delle donne del paese. Nelle ultime ora è stata ricordata dai movimenti femministi di molti paesi.

Il suo omicidio ha causato reazioni in tutto il mondo e mobilitazioni in tutto il Brasile dove sono state organizzate manifestazioni in undici città a cui hanno partecipato migliaia di persone. Giovedì 15 marzo la sua bara ha attraversato tra la folla le strade di Rio de Janeiro ed è stata portata nel salone d’onore del municipio per la veglia funebre. Fuori dal consiglio comunale di Rio e dell’Assemblea legislativa, le donne hanno incollato i manifesti con il volto di Marielle e gettato dell’inchiostro rosso come fosse il suo sangue.

Ieri Franco è stata ricordata dall’ONU e da Amnesty International che ha chiesto venga aperta sul suo assassinio un’inchiesta immediata e rigorosa. Nel suo ultimo tweet prima di morire, Franco ha parlato dell’omicidio di un ragazzo di 17 anni: «Ancora un omicidio che potrebbe entrare nel conto di quelli compiuti dalla polizia militare. Matheus Melo stava uscendo dalla chiesa. Quanti altri devono morire prima che finisca questa guerra?».

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