Prada va forte in Cina

Le azioni dell'azienda sono aumentate dopo che venerdì ha presentato il suo bilancio 2017: non si è ancora ripresa del tutto ma le vendite vanno meglio

Una modella alla sfilata di Prada, Milano, 21 settembre 2017
(AP Photo/Luca Bruno)
Una modella alla sfilata di Prada, Milano, 21 settembre 2017 (AP Photo/Luca Bruno)

Oggi le azioni del gruppo Prada sono salite del 20 per cento raggiungendo il valore più alto dal giugno 2015 dopo che venerdì l’azienda aveva presentato il bilancio del 2017. In quell’occasione il suo amministratore delegato Patrizio Bertelli aveva detto che nel secondo semestre le vendite erano aumentate, in particolare grazie ai clienti cinesi e ai nuovi prodotti, che hanno coperto circa il 60 per cento delle vendite totali. Rispetto all’anno prima il profitto è comunque calato del 7,3 per cento, arrivando a 588 milioni di euro.

Le entrare di Prada, tra le più grosse e antiche aziende di lusso italiane, sono in calo dal 2014, un po’ per la crisi generale del settore, un po’ per la lentezza, scrive la rivista di moda Business of Fashion, nell’adeguarsi alle mode del momento per quanto riguarda scarpe e abiti informali, un po’ per la concorrenza dei suoi rivali, i grossi gruppi del lusso francesi Kering e LVMH, che nello stesso periodo hanno visto invece un aumento di fatturato. L’azienda si aspettava di recuperare già l’anno scorso, ma a settembre aveva detto che la ripresa era stata più lenta del previsto; venerdì Bertelli ha detto che dopo molto lavoro il gruppo «è uscito da un’area grigia ed è entrato in una più luminosa». Il direttore finanziaria Alessandra Cozzani ha spiegato che negli ultimi sei mesi del 2017 Prada ha raddoppiato le vendite online dalla Cina, che compra per il 30 per cento del totale; l’azienda sta anche pensando a una nuova sede a Shanghai per sfilate e mostre.

La strategia del 2018 prevede poi di migliorare la vendita al dettaglio, proporre nuovi prodotti e rafforzare le vendite online. Per questo a marzo è stata scelta una nuova responsabile per il digitale, Chiara Tosato, che ha come obiettivo portare le vendite online dall’attuale 4-5 per cento al 15 per cento del totale entro il 2020. Prada punta anche, con i prodotti e le nuove strategie di comunicazione, a una clientela più giovane, sotto i 26 anni, che è la fascia d’età in cui il lusso è più in crescita.

Sempre Business of Fashion scrive che l’errore di Prada è stato di concentrarsi su abbigliamento e pelletteria, subendo la concorrenza di molti rivali, e di trascurare abiti e scarpe più informali. In questo senso ha invece aiutato la nuova linea di sneaker Cloudbust, sia per uomo che per donna, che è andata molto bene; Prada ha anche detto che lancerà una nuova versione della collezione sportiva Linea Rossa. L’ultima collezione, quella dell’autunno/inverno 2018/2019 che ha appena sfilato a Milano, mostra già un cambiamento, con vestiti più casual, nuovi materiali innovativi e colori fluorescenti.

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