Calenda dice che candidarsi «sarebbe davvero poco serio»

Il ministro dello Sviluppo Economico è da pochi giorni diventato membro del PD, ma nega di volersi candidare al congresso che eleggerà il prossimo segretario

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha fatto molto parlare di sé negli ultimi giorni per la sua decisione di iscriversi al Partito Democratico proprio all’indomani della tremenda sconfitta elettorale subita domenica. Calenda è uno dei ministri più popolari del governo Gentiloni ed è considerato da tempo uno dei leader in ascesa nel centrosinistra. La sua decisione di iscriversi al PD è arrivata poco dopo l’annuncio delle future dimissioni del segretario Matteo Renzi e molti hanno messo in relazione i due eventi: Calenda, questa era l’interpretazione, si preparava a partecipare al prossimo congresso del partito. Calenda però ha smentito questa interpretazione, dicendo che «candidarsi a qualcosa sarebbe davvero poco serio».

In un altro tweet, Calenda ha scritto che un leader del partito c’è già e al momento fa il presidente del Consiglio, facendo riferimento a Paolo Gentiloni, uno dei leader del PD che avevano accolto con maggior calore l’annuncio di iscrizione al partito da parte del ministro dello Sviluppo economico.

Sempre su Twitter, Calenda ha invece assunto una posizione molto vicina a quella di Renzi su un altro tema: il possibile accordo con il Movimento 5 Stelle, un evento che in realtà per il momento appare ancora molto lontano. Calenda ha detto di essere fermamente contrario e pronto a lasciare il partito nel caso l’accordo si realizzasse.