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  • Martedì 6 marzo 2018

100 giorni ai Mondiali di calcio

Cose da sapere per chi vuole iniziare a preparsi: si comincia il 14 giugno, senza di noi (screanzati)

Il countdown dell'inizio dei Mondiali di calcio in Russia nella Piazza Rossa di Mosca (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)
Il countdown dell'inizio dei Mondiali di calcio in Russia nella Piazza Rossa di Mosca (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)

La partita inaugurale dei Mondiali di calcio in Russia – la ventesima edizione della Coppa del Mondo organizzata dalla FIFA – si terrà allo stadio Luzhniki di Mosca giovedì 14 giugno, esattamente fra 100 giorni. La giocherà la Nazionale ospitante, la Russia, contro l’Arabia Saudita. Il torneo terminerà un mese dopo con la finale, prevista sempre allo stadio Luzhniki. Si giocherà quasi ogni giorno, a volte – durante la fase a gironi – anche con quattro partite a distanza di poche ore l’una dall’altra.

Le qualificazioni si sono concluse a novembre estromettendo dalla fase finale diverse importanti Nazionali, su tutte naturalmente l’Italia – ce lo ricordiamo bene, anche perché l’ultima volta fu 60 anni fa – ma poi anche Olanda, Cile e Stati Uniti. In Russia, tuttavia, torneranno a giocare paesi che a un Mondiale non si vedevano da molto tempo. Ci saranno anche due Nazionali esordienti: l’Islanda – il paese più piccolo ad aver mai ottenuto la qualificazione – e Panama, di poco più grande.

Di seguito gli otto gironi della fase finale dei Mondiali, con alcune curiosità sulle Nazionali che li compongono:

Gruppo A

1ª – ?? Russia
2ª – ?? Uruguay
3ª – ?? Egitto
4ª – ?? Arabia Saudita

L’ultima partecipazione dell’Egitto a una fase finale di un Mondiale risale a Italia ’90. In Russia si presenterà con una squadra di tutto rispetto, guidata dall’esterno offensivo del Liverpool Mohamed Salah, dal centrocampista dell’Arsenal Mohamed El Nenny e dall’ex difensore della Fiorentina Ahmed Hegazy. Il suo portiere titolare, il 45enne Essam El-Hadary, potrebbe diventare il giocatore più anziano ad aver mai partecipato a un Mondiale.

Lo scorso ottobre la General Sports Authority – l’organo del governo saudita che gestisce gli investimenti e le infrastrutture sportive nel paese – la federazione calcistica saudita (SAFF) e il campionato di calcio spagnolo hanno stretto un accordo di collaborazione che riguarda la crescita del calcio in Arabia Saudita, e in particolar modo lo sviluppo dei settori giovanili. Il primo passo per la realizzazione degli obiettivi è stato fatto domenica 21 gennaio, quando nove squadre spagnole di prima e seconda divisione hanno annunciato l’acquisto di altrettanti giocatori provenienti dal campionato arabo, tre dei quali fanno parte stabilmente della Nazionale.

Gruppo B

1ª – ?? Portogallo
2ª – ?? Spagna
3ª – ?? Iran
4ª – ?? Marocco

Il Marocco si è qualificato vent’anni dopo l’ultima volta. Sotto la guida dell’allenatore francese Hervé Renard, si presenterà alla Coppa del Mondo con una squadra promettente e da tenere d’occhio. Ci giocano il difensore della Juventus Medhi Benatia, il giovane centrale del Real Madrid Achraf Hakimi, il talentuoso centrocampista dall’Ajax Hakim Ziyech e il difensore del Genoa Jawad El Yamiq.

Gruppo C

1ª – ?? Francia
2ª – ?? Perù
3ª – ?? Danimarca
4ª – ?? Australia

In Russia ritornerà anche il Perù, dopo un’assenza lunga 35 anni. La nazionale allenata dall’argentino Ricardo”El Tigre” Gareca è stata una delle sorprese del girone di qualificazione sudamericano.

L’allenatore olandese Bert van Marwijk, che nel 2010 portò l’Olanda alla finale della Coppa del Mondo in Sudafrica, si è qualificato ai Mondiali con l’Arabia Saudita, ma in Russia ci andrà con l’Australia. È stato esonerato, infatti, dopo aver ottenuto la qualificazione per dei contrasti con la federazione saudita, e a dicembre è stato assunto dall’Australia che poco prima aveva esonerato Ange Postecoglou, l’allenatore con cui si è qualificata alla fase finale.

Gruppo D

1ª – ?? Argentina
2ª – ?? Croazia
3ª – ?? Islanda
4ª – ?? Nigeria

L’Islanda è la più piccola nazione ad essersi mai qualificata ai Mondiali di calcio: ha meno abitanti di Firenze ed è arrivata prima in un girone difficile con Turchia, Ucraina e Croazia. E ci è riuscita due anni dopo la qualificazione agli Europei (il primo torneo internazionale della sua storia) dove era anche andata molto bene, eliminando la forte Inghilterra agli ottavi e arrivando fino ai quarti di finale.

Per realizzare le maglie della Nigeria, Nike si è ispirata a quelle prodotte ai Mondiali negli Stati Uniti del 1994 e poi al termine “Naija”, che è un altro modo per riferirsi alla Nigeria, usato principalmente in chiave positiva per indicare le nuove generazioni e le prospettive per il futuro. Oltre alle maglie da gioco, Nike ha presentato anche la maglia di allenamento, due tute di rappresentanza e la giacca che i giocatori indosseranno durante gli inni nazionali.

Gruppo E

1ª – ?? Brasile
2ª – ?? Svizzera
3ª – ?? Costa Rica
4ª – ?? Serbia

La Serbia si presenterà ai Mondiali con uno dei giovani più attesi del torneo, il centrocampista della Lazio Sergej Milinkovic-Savic. È stato chiamato per la prima volta dalla Nazionale solamente lo scorso ottobre. Pur avendo già da tempo tutte le caratteristiche per ottenere un posto da titolare, Slavoljub Muslin, l’ex allenatore della Serbia, ha deciso di farne a meno per l’intero girone di qualificazione. Con Muslin e senza Milinkovic la Serbia ha comunque ottenuto la qualificazione alla fase finale a distanza di otto anni dall’ultima volta. Nei piani di Muslin, la presenza di Milinkovic non era così fondamentale, avendo trovato già una coppia di centrocampisti per lui più pronti e adatti: ma la Federazione serba non era dello stesso parere, e questo ha creato dei disaccordi per cui Muslin è stato esonerato nonostante la qualificazione.

In Brasile, invece, sono in apprensione per Neymar, il loro capitano e calciatore più forte e famoso. Neymar infatti si è infortunato seriamente alla caviglia destra (distorsione esterna e quinto metatarso fissurato) in una partita del campionato francese con il Paris Saint-Germain; il padre, che ne cura gli interessi, ha detto che dovrà stare fermo almeno due mesi.

Gruppo F

1ª – ?? Germania
2ª – ?? Messico
3ª – ?? Svezia
4ª – ?? Corea del Sud

«Da un paio di anni la Germania è una nazionale di vertice con una continuità unica. Questo è dimostrato dal modo in cui vinciamo contro le piccole con tre, quattro, cinque gol di scarto. Non facciamo fatica come l’Italia o altre Nazionali. Abbiamo continuità e una grande forza offensiva. È per questo che negli ultimi anni siamo arrivati al top. Non importa con chi giochiamo nelle qualificazioni, facciamo comunque risultato. Questo è quello che conta per noi oltre al fatto di mantenere sempre alta la concentrazione e il livello offensivo». A dirlo è stato l’allenatore della Nazionale tedesca Joachim Löw, che quest’estate in Russia guiderà la Germania a un Mondiale per la terza edizione di fila, e da campione in carica.

Gruppo G

1ª – ?? Belgio
2ª – ??????? Inghilterra
3ª – ?? Tunisia
4ª – ?? Panama

Nel 1966 gli inglesi vinsero il loro primo e unico Mondiale. Da allora nelle fasi ad eliminazione diretta dei tornei internazionali l’Inghilterra ha vinto solo sei partite, perlopiù contro squadre deboli; e non ha più vinto nessun torneo. Secondo alcuni i fallimenti della Nazionale inglese nei tornei internazionali sono stati determinati dalle caratteristiche stesse del gioco inglese, basato sulla fisicità e sulla rigidità tattica, e dal numero di partite che ogni anno una squadra di Premier League deve giocare: è il più alto dei campionati europei.

Gruppo H

1ª – ?? Polonia
2ª – ?? Colombia
3ª – ?? Senegal
4ª – ?? Giappone

La Polonia ha partecipato a ben sette fasi finali dei Mondiali, ottenendo tra l’altro degli ottimi piazzamenti: il terzo posto nel 1974 e nel 1982. Prima dello scorso anno, la squadra non si qualificava ai Mondiali da dieci anni ma la qualificazione ottenuta lo scorso anno è l’ultima prova del processo di “normalizzazione” del paese, oggi molto più ricco di quanto non lo fosse nei primi anni Novanta, dopo la fine dell’Unione Sovietica. Le condizioni via via sempre migliori del paese hanno permesso di conseguenza più investimenti nello sport e quindi anche nel calcio. Ad aiutare notevolmente lo sviluppo del calcio polacco, inoltre, è stata l’assegnazione degli Europei del 2012.