Twitter ha iniziato a sospendere decine di account estremisti e violenti

È stato sospeso anche l'account che pubblicò i video anti-islamici ritwittati da Trump

(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Nelle ultime ore Twitter ha iniziato a sospendere e chiudere numerosi account riconducibili a persone e gruppi di estrema destra responsabili della pubblicazione di messaggi d’odio e razzisti, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Tra gli account sospesi più conosciuti c’è quello di Jayda Fransen, vice presidente di Britain First, un movimento britannico di estrema destra noto per le sue campagne contro l’Islam. A fine novembre il suo account aveva diffuso tre video anti-musulmani, almeno uno dei quali era un falso, che erano stati poi ritwittati dall’account personale di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti.

Twitter aveva annunciato lo scorso novembre un cambiamento alle regole di utilizzo del suo social network, entrate in vigore ieri, lunedì 18 dicembre. Molti membri dei gruppi di estrema destra e di altre organizzazioni in queste settimane avevano avviato diverse iniziative di protesta online e campagne per spostarsi su un altro social network, accusando Twitter di voler censurare le loro attività. Le nuove regole di Twitter parlano genericamente di messaggi d’odio e di account che incitano alla violenza, senza citare casi specifici, ma come dimostrano le sospensioni eseguite finora è chiaro che tra i gruppi più interessati ci sono quelli di estrema destra, che usano frasi violente nei loro tweet e nelle loro biografie, e utilizzano immagini nel profilo non consentite, come svastiche e altri simboli nazisti o riconducibili ai più famosi gruppi razzisti statunitensi.

I movimenti di estrema destra usavano da tempo Twitter non solo per pubblicare messaggi d’odio, ma anche per coordinare attività e manifestazioni offline. Twitter era stato sfruttato per organizzare la manifestazione neonazista di Charlottesville, in Virginia, della scorsa estate, finita in scontri e violenze che provocarono la morte di una donna.

Un post sul blog di Twitter spiega che: “A partire da oggi, abbiamo iniziato a mettere in pratica le nuove politiche. Nell’essere più incisivi, potremmo compiere qualche errore e stiamo lavorando a un sistema di appello affidabile. Valuteremo e affineremo questi cambiamenti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, e vi aggiorneremo man mano sui progressi”.

Twitter ha ricevuto spesso critiche per la sua scarsa attenzione nel controllo dei contenuti violenti o potenzialmente illegali pubblicati sul suo social network. Le nuove regole hanno anche l’obiettivo di rassicurare i governi e di dimostrare di essere al lavoro per rendere più sicuro il sistema, con un regolamento meno ambiguo e più severo nei confronti dei messaggi d’odio.