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  • Lunedì 13 novembre 2017

Italia-Svezia, spareggio per i Mondiali di Russia

L'Italia si gioca la qualificazione: se non dovesse passare sarebbe un oggettivo fallimento

Claudio Villa/Getty Images
Claudio Villa/Getty Images

Stasera Italia e Svezia si incontreranno nella gara di ritorno dello spareggio di qualificazione ai prossimi Mondiali, che vale l’accesso alla fase finale del torneo. La partita inizierà alle 20.45, sarà diretta dall’arbitro spagnolo Antonio Mateu Lahoz e si giocherà al “Meazza” di Milano davanti ad almeno 70.000 spettatori. L’Italia ha già perso contro la Svezia la gara di andata dello scorso sabato, giocata a Stoccolma e finita 1 a 0 per i padroni di casa, dopo un’altra brutta prestazione, giocata senza idee. Se stasera la Nazionale dovesse mancare la qualificazione, specialmente dopo uno spareggio con una squadra mediocre come la Svezia, sarebbe un oggettivo fallimento. E forse qualcosa di più, visto che l’eliminazione dal girone di qualificazione per i Mondiali del 1958 fu vissuta come una vera tragedia nazionale. Quella del 1958 è l’unica edizione che ci siamo persi insieme alla prima, nel 1930, cui ci rifiutammo di partecipare.

L’Italia è arrivata a questi spareggi dopo essere arrivata seconda nel suo girone dietro alla Spagna; la Svezia è invece arrivata seconda dietro la Francia, ma davanti a una squadra molto forte come l’Olanda. Se l’Italia dovesse mancare la qualificazione, il contestato allenatore della Nazionale Giampiero Ventura smetterebbe di certo di esserlo; il calcio italiano ne uscirebbe malandato, ridimensionato e più povero; e l’estate 2018 perderebbe improvvisamente parte del suo senso per molti italiani. Per qualificarsi, l’Italia deve vincere con almeno due gol di scarto (2 a 0, 3 a 1, 4 a 2, e così via), oppure vincere 1 a 0 nei 90 minuti regolamentari e segnare ancora nei tempi supplementari, o vincere ai rigori. La regola dei gol in trasferta varrà anche nel caso in cui la Svezia dovesse segnare nei tempi supplementari: se, per esempio, l’Italia dovesse vincere 2 a 1 al termine dei 180 minuti, passerebbe comunque la Svezia.

Da dove veniamo?

Ventura è arrivato un paio di anni fa dopo i grandi Europei fatti dall’Italia di Antonio Conte, con alle spalle una consolidata carriera italiana in squadre di media e bassa classifica. Nel doversi qualificare per i Mondiali, l’Italia si è trovata in un girone difficile ed è arrivata seconda dietro la Spagna, una squadra senza dubbio più forte. Il secondo posto nel girone era considerato l’esito più probabile e di certo non un fallimento. Il problema è che l’Italia ha giocato bene solo di rado, per giunta peggiorando col passare del tempo. In particolare, dopo aver perso malamente a settembre una partita in trasferta contro la Spagna, l’Italia sembra essere diventata molto più insicura e senza idee, secondo alcuni quasi spaventata dall’ipotesi di non arrivare ai Mondiali. Dopo la sconfitta con la Spagna l’Italia ha vinto per 1-0 contro Israele e Albania, pareggiato con la Macedonia e perso con la Svezia. Giocando sempre piuttosto male.

Anche nella partita di andata dello spareggio con la Svezia, l’Italia ha creato pochissime occasioni da gol e non è riuscita a far valere le migliori qualità tecniche di molti suoi giocatori. Ha preso un gol sfortunato – un autogol di Daniele De Rossi, che ha deviato un tiro di Jakob Johansson dal limite dell’area – ma non è mai stata in grado gestire il possesso della palla in modo proficuo, convertendolo in azioni d’attacco realmente pericolose. La Svezia – che non ha nessun giocatore particolarmente talentuoso, salvo forse Forsberg – è stata brava a metterla sul piano fisico, riuscendo comunque a mostrarsi quasi sempre una squadra organizzata. Sembrava che l’Italia non avesse studiato niente sulla Svezia, prima della partita, e la partita è andata esattamente come volevano gli svedesi.

Perché l’Italia ha perso

L’Italia di stasera, un po’ diversa

Secondo i giornalisti che si occupano della Nazionale, questa sera Ventura giocherà con il 3-5-2, lo stesso modulo dell’andata. In porta ci sarà il capitano, Gianluigi Buffon, e davanti a lui i tre giocatori che fino all’anno scorso erano i titolari della Juventus: Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli (che ha 36 anni: sarebbe la prima volta in questa stagione che gioca due partite di fila da titolare) e Leonardo Bonucci, che giocherà con una maschera per proteggere il setto nasale rotto. A centrocampo non ci sarà Marco Verratti, squalificato, e non dovrebbe giocare nemmeno Daniele De Rossi. I tre centrali dovrebbero essere Jorginho (sarebbe la sua prima partita ufficiale in Nazionale, fino a pochissimo tempo fa Ventura diceva di considerarlo inutile), Marco Parolo e Alessandro Florenzi, in un ruolo da mezzala in cui non gioca da molto tempo. Sulle fasce dovrebbero giocare ancora Matteo Darmian e Antonio Candreva, mentre in attacco Ciro Immobile e – novità – Manolo Gabbiadini, attaccante del Southampton che in questi ultimi mesi Ventura non ha quasi mai fatto giocare. La presenza di Florenzi potrebbe anche servire per trasformare a partita in corso il 3-5-2 in un 4-2-4: Darmian andrebbe a fare il terzino e Florenzi l’esterno di attacco, i loro due ruoli naturali.

Qualcosa potrebbe cambiare – qualche tv o giornale parla della possibilità di vedere Federico Bernardeschi titolare, e Simone Zaza potrebbe giocare al posto di Gabbiadini – ma secondo la stampa che segue la Nazionale sembrano certi sia il 3-5-2 che la presenza di Jorginho. Qualcuno ha azzardato che Ventura abbia scelto Parolo e Florenzi per mettere accanto a Jorginho due giocatori simili (ci vuole un po’ di fantasia) a quelli con cui gioca di solito nel Napoli: Hamsik e Allan. A proposito di Napoli: dovrebbe partire ancora in panchina Lorenzo Insigne: il più talentuoso giocatore italiano, in ottimo stato di forma, che in Nazionale non ha mai trovato una vera collocazione.

La Svezia di stasera, uguale

La Svezia avrebbe messo di certo la firma per venire a San Siro a giocarsi il Mondiale con un gol di vantaggio. Non hanno fenomeni ma sono una squadra organizzata e relativamente solida: non sono scarsi. Nel loro girone sono arrivati davanti a Olanda e Bulgaria, hanno battuto la Francia e hanno subito solo 9 gol in 10 partite. La Svezia dovrebbe cambiare un solo giocatore – in difesa Lustig dovrebbe prendere il posto di Krafth – e mantenere lo stesso approccio avuto all’andata: non sbilanciarsi troppo, fare una partita fisica, lanciare lungo verso gli attaccanti e, se capita, fare gol. Cosa che costringerebbe l’Italia a farne almeno tre, di gol, con il rischio di innervosirsi e sbilanciarsi.

Dal 2016 la Svezia è allenata da Janne Andersson, ex calciatore la cui carriera si è svolta interamente in Svezia, anche da allenatore. Si è guadagnato la chiamata in Nazionale grazie alla sorprendente vittoria del campionato svedese con il Norrköping, squadra che fino ad allora non lo vinceva da 26 anni e che ad inizio stagione era data come probabile retrocessa. Senza il grande apporto di Zlatan Ibrahimovic, il più famoso giocatore svedese, che ha rinunciato alla Nazionale, ora la Svezia è una nazionale di livello medio ma omogeneo. È perlopiù giovane, ma con quattro-cinque giocatori di esperienza e con una carriera internazionale. Schierata da Andersson con un classico 4-4-2, ha dimostrato di essere una squadra molto preparata, con meccanismi di gioco ben assimilati. Il miglior giocatore è il trequartista Emil Forsberg, che ha 26 anni e gioca nel Lipsia da due stagioni, dopo essere passato per il Malmö, la principale squadra del campionato svedese. Nella passata stagione ha fornito 19 assist nella Bundesliga tedesca, più di chiunque altro.

Le probabili formazioni

ITALIA (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; Darmian, Parolo, Jorginho, Florenzi, Candreva; Immobile, Gabbiadini.
SVEZIA (4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Lindelof, Augustinsson; Larsson, Ekdal, Johansson, Forsberg; Berg, Toivonen.

Come vedere Italia-Svezia in tv e in streaming

Come tutte le partite della Nazionale, Svezia-Italia sarà trasmessa in esclusiva dalla Rai su Rai 1 e Rai 1 HD o in diretta streaming da pc, tablet e smartphone tramite il sito o l’app di Rai Play. Qui invece alcuni consigli utili su come vedere le partite di calcio in diretta spendendo poco o nulla, dalla Serie A alla Champions League. Inizia alle 20.45.

Come vedere il calcio in streaming, legalmente