Le foto delle proteste di ieri al Senato

Bende agli occhi, cori "vergogna, vergogna" e cartelli con la scritta "fiducia zero" sono state alcune delle reazioni all'annuncio del governo di mettere la fiducia sul Rosatellum

(Roberto Monaldo / LaPresse)
(Roberto Monaldo / LaPresse)

Il governo ha annunciato ieri in Senato che porrà la questione di fiducia sul Rosatellum, la nuova legge elettorale in discussione, causando le proteste colorite dell’opposizione. Non appena è stato fatto l’annuncio, alcuni senatori, in particolare dai banchi di Sinistra Italiana, hanno iniziato a scandire “Vergogna! Vergogna!”. La capogruppo Loredana De Petris ha occupato la sedia del presidente del Senato Pietro Grasso, che in quel momento non era presente. I Senatori del Movimento 5 Stelle si sono avvolti una benda bianca intorno agli occhi. Altri hanno alzato cartelli con la scritta “fiducia zero”. I capigruppo di MDP, infine, sono andati al Quirinale per comunicare al presidente della Repubblica che il loro gruppo non fa più parte della maggioranza (una cosa, in realtà, che avevano già annunciato lo scorso 4 ottobre).

L’opposizione ha protestato contro l’utilizzo da parte del governo dello strumento della fiducia per approvare la legge elettorale. La fiducia riduce le possibilità di dibattito e di fare ostruzionismo a una legge. È inoltre considerato costituzionalmente “poco elegante” legare il destino di un governo a un provvedimento che dovrebbe essere libera espressione del Parlamento, come la legge elettorale. Al momento i contrari al Rosatellum sono Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana-Possibile e Articolo 1 – MDP. Sono favorevoli PD, Forza Italia e Lega Nord. Il Rosatellum introdurrà un sistema elettorale misto uninominale-proporzionale che consente le coalizioni. La Camera lo ha approvato lo scorso 12 ottobre. Se sarà approvato anche dal Senato senza modifiche al testo uscito dalla Camera, il Rosatellum entrerà immediatamente in vigore.

Ma funzionerà, questa legge elettorale?