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  • Martedì 11 luglio 2017

Alla fine Donnarumma ha rinnovato col Milan

Ha firmato un contratto da 6 milioni all'anno che lo rende uno dei giocatori più pagati in Serie A

(Marco Luzzani/Getty Images)
(Marco Luzzani/Getty Images)

Gianluigi Donnarumma, 18enne talentuoso portiere del Milan, ha firmato l’accordo per rinnovare il proprio contratto fino al 2021. La vicenda del suo rinnovo è stata piuttosto agitata, e fino a qualche giorno fa i giornali sportivi erano sicuri che avrebbe lasciato il Milan in questa sessione di mercato. Negli ultimi giorni però il Milan e lo staff del giocatore – rappresentato principalmente dall’agente Mino Raiola – si erano nuovamente avvicinati. I giornalisti sportivi davano per certo l’accordo ormai da qualche giorno, ma il comunicato è arrivato soltanto stasera.

Il nuovo accordo, secondo quanto hanno scritto i giornali sportivi, prevede uno stipendio annuo di 6 milioni di euro per cinque stagioni e una clausola di rescissione un po’ particolare. La clausola sarà di 50 milioni nel caso il Milan non dovesse qualificarsi alla Champions League (anche se non è chiaro se sarà attiva già nella prossima stagione), e di 100 milioni nel caso il Milan riuscisse ad entrarci. Come parte dell’accordo, inoltre, il Milan si è impegnato a comprare il fratello maggiore di Donnarumma – Antonio, a cui Gianluigi è molto legato – che fa anche lui il portiere e che nell’ultima stagione ha giocato nella Serie A greca.

Donnarumma diventerà il terzo giocatore più pagato della Serie A dopo Gonzalo Higuaín e Paulo Dybala della Juventus (che guadagnano circa 7 milioni all’anno). Diventerà anche uno dei portieri più pagati al mondo: davanti a lui ci saranno solo Manuel Neuer del Bayern Monaco, che ha uno stipendio di quasi 8 milioni di euro all’anno, e David De Gea del Manchester United, che ne guadagna circa 12.

Secondo i giornali sportivi, è stato Raiola a chiedere di inserire una clausola di rescissione nel contratto: è una specie di garanzia per evitare che Donnarumma sia costretto a restare al Milan nel caso la squadra non riesca a tornare competitiva come qualche anno fa. Cinquanta milioni di euro è una cifra che possono permettersi diverse squadre di alto livello in Europa; cento milioni sono invece un investimento piuttosto proibitivo, alla portata di 3-4 squadre al mondo.