Secondo l’agenzia di stampa Reuters, la Corte dei Conti porterà in giudizio la banca d’affari Morgan Stanley chiedendo danni allo stato per 2,7 miliardi di euro. Secondo i procuratori della Corte, la banca ha gestito in maniera scorretta alcuni derivati sottoscritti in passato dal ministero del Tesoro. I derivati erano stati emessi allo scopo di assicurare il governo contro un rialzo dei tassi di interesse. I tassi però si abbassarono molto in seguito all’intervento della Banca centrale europea permettendo all’Italia di emettere debito a basso prezzo, ma causando perdite sui contratti derivati sottoscritti con Morgan Stanley.
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