Un bambino non vaccinato ha preso il tetano

A Oristano, in Sardegna: ed erano trent'anni che non succedeva in Italia

L'Ospedale San Martino di Oristano (StreetView - Google)
L'Ospedale San Martino di Oristano (StreetView - Google)

Un bambino di 10 anni è ricoverato da sabato scorso a Oristano, in Sardegna, perché ha contratto il tetano dopo essersi ferito a causa di una caduta. Le sue condizioni sono in miglioramento, ma la notizia sta facendo molto discutere perché il bambino non era stato vaccinato con l’antitetanica, una vaccinazione che si fa da piccoli insieme alle altre e che rende immuni dalla malattia. I casi di tetano in Italia sono in sensibile diminuzione dagli anni Settanta soprattutto nella fascia tra i 0 e i 14 anni, proprio grazie alle vaccinazioni.

Stando ai medici di Oristano, che avevano detto di avere consultato le autorità sanitarie, quello del bambino ricoverato sabato sarebbe stato il primo caso accertato di tetano in un bambino negli ultimi 30 anni. In realtà i dati dell’Istituto Superiore di Sanità indicano una situazione diversa, con più casi, per lo meno fino al 2000. (Il Post inizialmente aveva dato la sola versione dei medici, riportata dall’ANSA.)

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Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa ed è provocato dalle tossine prodotte da un batterio, il Clostridium tetani, che è presente nel tratto intestinale di molti animali erbivori, come cavalli e pecore. Attraverso le feci, le spore raggiungono il suolo e lo contaminano: se ci si taglia e ferisce entrando a contatto con le tossine, si può contrarre la malattia. Il tetano causa la paralisi dei muscoli della testa e del collo, per poi diffondersi verso il torace, l’addome e infine lungo gli arti. In assenza di un adeguato trattamento, la malattia può causare serie conseguenze e la morte a causa della paralisi del muscolo cardiaco.

La migliore prevenzione contro il tetano è la vaccinazione, che “insegna” all’organismo a riconoscere e a contrastare le tossine del tetano. In Italia il calendario vaccinale prevede una prima dose al terzo mese di vita, seguita da una seconda dose al quinto e una terza al compimento di un anno. È poi consigliato fare un richiamo ogni 10 anni, per rinnovare la protezione.

Il bambino si era ferito in seguito a una caduta in bicicletta prima di partire con la famiglia per una vacanza in Sardegna, ed era stato curato in un ospedale dove era stato proposto ai genitori di iniziare una terapia antitetanica per precauzione. I genitori avrebbero rifiutato la proposta, almeno secondo le informazioni raccolte finora da ANSA, perché non si aveva la certezza se fosse avvenuto o meno il contagio. La conferma è arrivata quando la famiglia era ormai in Sardegna, e il bambino è stato ricoverato il 24 giugno scorso a Oristano con i segni classici del tetano, come la paralisi ai muscoli del viso.

Giovanni Zanda, dell’Unità di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano, ha detto che: ”È un caso di assoluta rarità: il tetano è una malattia, non contagiosa, che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica”.